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Perché la crittografia dati è importante in rete?

Internet è un mondo in continua espansione, alimentato quotidianamente da flussi di dati di dimensioni esponenziali e non certo privo di rischi, specialmente se le informazioni sensibili sono gestite in modo errato. Una delle tecnologie più importanti messe a punto per garantire la sicurezza informatica, tanto a livello privato quanto a livello aziendale, è certamente la crittografia, le cui funzioni e il cui utilizzo per la protezione dei dati sono in costante crescita.

Applicazioni della crittografia

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Il concetto di crittografia non è esattamente recente, ma la sua applicazione all’interno della rete e del vasto mondo di internet lo è senz’altro. La necessità si spiega con il sempre crescente flusso di informazioni sensibili che vengono immesse in rete, tra cui non fanno di certo eccezione coordinate bancarie e fiscali, nonché password di varia natura. Da qui, si spiega l’importanza di codificare e rendere dunque illeggibili i dati forniti dagli utenti, che restano i soli a poter accedere alle informazioni immesse nel sistema digitale. In tal modo, si è certi che i dati non possano essere rubati e, soprattutto, decifrati e letti da malintenzionati o persone non autorizzate.

Data la premessa, basti pensare a un contesto digitale in cui vengono solitamente inseriti dati bancari e strumenti identificativi che è sempre il caso di tenere privati: i casino online sicuri ad esempio si definiscono tali perché la licenza ADM, che li autorizza a operare nel territorio italiano, garantisce che queste sale gioco utilizzino dei sistemi di crittografia ben specifici, volti a tutelare l’utente registrato da tentativi di furto dati da parte di soggetti terzi. In breve, dunque, il successo di questi portali si deve tanto al rispetto delle norme sul gioco responsabile, quanto alla varietà di intrattenimenti offerti e alla sicurezza garantita ai singoli giocatori, che possono dunque giocare serenamente e responsabilmente su queste piattaforme.

Il protocollo HTTPS

Dietro un concetto tanto complesso quale quello di crittografia, si cela spesso un protocollo molto utilizzato in rete, e di cui chiunque può verificare l’applicazione. Infatti, oltre alle buone prassi di sicurezza informatica che le aziende dovrebbero rispettare sempre soprattutto se gestiscono portali con grandi quantità di dati, la base che qualsiasi sito dovrebbe rispettare per tutelare i propri utenti è l’applicazione di un protocollo HTTPS.

In breve, durante la navigazione, basta guarda in alto, sulla barra del dominio e verificare che il sito su cui si sta navigando stia utilizzando il protocollo HTTPS, per avere una grande certezza sulla bontà della piattaforma su cui magari si intende registrarsi o fornire un qualsiasi dato personale. Il protocollo HTTPS supera di gran lunga in termini di cyber security il vecchio HTTP, proprio perché implementa un algoritmo crittografico TLS, utile proprio per cifrare i dati sensibili.

Ogni algoritmo funziona a modo suo, ma ci sono dei precisi requisiti che deve rispettare. Tra questi, si distinguono:

  • Autenticazione: ossia la possibilità garantita a ogni utente di partecipare a una comunicazione, dopo opportuna identificazione.
  • Segretezza: nessuno può leggere il messaggio inviato da un mittente, se non il suo destinatario.
  • Integrità: intesa come l’impossibilità di alterare o danneggiare il messaggio inviato.
  • Non ripudio: da intendere come il meccanismo che impedisce a qualsiasi mittente di negare di aver inviato il proprio messaggio.

In conclusione, date le basi sulla necessità della crittografia a livello privato e aziendale, si può essere certi che la navigazione su Internet è oggi più sicura che in passato. Tuttavia, verificare sempre che i siti su cui si naviga utilizzino un sistema di crittografia dati è fattore essenziale per un’esperienza di navigazione più serena.