L’Arta ha eseguito nuove analisi su tutto il litorale di Pescara mercoledì 5 agosto e i risultati emersi riguardo alla presenza di enterococchi ed escherichia coli nell’acqua del mare rientrano nei limiti stabiliti dalla legge.
Solo in un caso il valore degli escherichia coli nell’acqua è al di sopra dei limiti: nello specchio di mare a 300 metri a nord del molo del porto infatti i colibatteri hanno un valore di 782 Mpn (most probable number) su 100 millilitri rispetto al limite di 500.
Valori rientrati nella norma nonostante lo sversamento nel fiume, e di conseguenza in mare, di circa 25mila metri cubi di liquami dopo la rottura della condotta fognaria in via Raiale. A seguito della rottura della condotta il sindaco Marco Alessandrini aveva anche firmato un’ordinanza per il divieto di balneazione ma ha scelto di non dare seguito con l’apposizione dei cartelli e di non diffonderla.
Questo il commento ai dati da parte dell’assessore all’Ambiente Paola Marchegiani:
«I valori ufficializzati dall’Arta nelle analisi suppletive effettuate su via Balilla e sugli altri punti di rilevamento del nostro litorale sono entro i limiti di legge. Le ultime analisi, a fronte del campionamento ufficializzato ieri hanno rilevato che si mantengono contenute le concentrazioni dei coliformi e degli enterococchi. In qualità di medico, specialista in igiene e medicina preventiva voglio rassicurare la popolazione pescarese e i turisti che frequentano le nostre spiagge e il nostro mare. Per quanto riguarda le voci di presunte infezioni, a parte la richiesta di dati all’ospedale civile fatta dal Comune nei giorni scorsi e da cui non è emersa alcuna significativa situazione di allarme, ha fatto chiarezza quanto dichiarato e verificato in Commissione Ambiente dal professor Giustino Parruti, primario del reparto di Infettivologia circa i ricoveri nei reparti di Pediatria, Infettivologia, Dermatologia e Pronto Soccorso. Il professor Parruti ha affermato che i ricoveri registrati nel 2015 corrispondenti allo stesso periodo sono inferiori rispetto agli anni passati e non hanno relazione con la balneazione. Voglio ribadire inoltre che tutta la nostra costa è monitorata con attenzione dall’Arta e che secondo l’allegato A del decreto ministeriale 30/03/2010, allo stato attuale non sussistono problemi per la balneazione in nessun luogo, fatta eccezione la zona a 300 metri a nord dalla foce del fiume che è da sempre non balneabile. Pur rimanendo la situazione di via Balilla storicamente un punto di criticità ad oggi e già dal 1° agosto i valori sono tornati al di sotto di quelli che il decreto ministeriale prevede per impedire la balneazione».
Per visualizzare tutti i risultati delle analisi dell’Arta basta cliccare QUESTO LINK.
Inoltre, nel corso della commissione di ieri mattina, è stato riconfermato come non ci siano particolari casi di gastroenteriti o problemi della pelle provocati dai bagni al mare. Insomma sarebbe tutto nella norma e i numeri sono inferiori a quelli registrati la scorsa stagione balneare. Resta il fatto che tra i casi più gravi c’è quello di un bambino di 4 anni colpito da una grave forma di impetigine con bolle e pus sulla schiena.
Nel frattempo però il caso è già finito sul tavolo della Procura della Repubblica dopo l’esposto presentato dal portavoce di Fratelli d’Italia-An, Armando Foschi e quello che presenterà il Movimento 5 Stelle. A chiedere l’intervento della magistratura è anche il Comitato No Rifiuti guidato da Alessio Di Pasquale.
L’associazione Pescara Mi Piace guidata dall’ex vice sindaco Berardino Fiorilli è stata la prima a denunciare lo sversamento dei liquami in mare.