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Mare inquinato, anche il M5S presenterà un esposto in Procura

Un esposto firmato dai deputati del Movimento 5 Stelle, dai consiglieri regionali Domenico Pettinari e Sara Marcozzi e dai consiglieri comunali Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo.

Dopo l’esposto presentato dal portavoce di Fratelli d’Italia-An Armando Foschi, sul tavolo della procura arriverà una seconda nota questa volta redatta dagli esponenti del M5S capitanati dal deputato Gianluca Vacca.

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Il M5S fa notare come nonostante «le rassicurazioni del Comune, secondo il quale tutto andrebbe bene, e nonostante i silenzi della Regione, che ha la competenza principale per quanto riguarda la balneabilità delle acque, i dati e le cronache fotografano una situazione disastrosa, almeno per il primo tratto della costa nord. 13 su 20 le rilevazioni negative per via Balilla, anche in piena stagione: costa non balneabile fino al 15 luglio, ma analisi negative anche il 21 e 29 luglio!».

Poi il M5S bacchetta sia l’attuale maggioranza ma anche quella che l’ha preceduta ricordando i superamenti dei limiti relativi ai batteri presenti nell’acqua del mare siano stati frequenti anche negli passati quando al governo della città c’era il centrodestra, «lo stesso che ora fa finta d’interessarsi dello stato del nostro mare. Quello che sta accadendo ha dei responsabili ben precisi, ovvero tutti coloro che hanno amministrato la città e la regione negli ultimi anni, e hanno permesso che il nostro fiume diventasse quello che è!».

Il M5S già nei giorni scorsi ha depositato due interpellanze urgenti (al Comune e alla Regione) per sapere quali siano le cause dei ripetuti superamenti dei limiti d’inquinamento nel primo tratto della costa nord di Pescara, se siano collegabili anche alle rotture della rete fognaria o, come affermato dal tecnico dell’Aca Livello, non sarebbero da ricondurre a tali eventi.

Inoltre vogliono sapere se gli enti preposti alla salvaguardia della salute pubblica, Regione e Comune in primis, abbiano agito correttamente e seguendo le indicazioni previste dalla legge in questi casi, anche alla luce del fatto che le determine regionali recepite dal Comune di Pescara avrebbero rimosso il divieto di balneazione per i tratti di via Mazzini e via Balilla rispettivamente il 19 giugno e il 15 luglio, dopo lo svolgimento di manifestazioni sportive come l’Ironman, e che per via Balilla i superamenti dei limiti oltre quella data si sono registrati in altre due occasioni, 21 e 29 luglio. E se non sia il caso di avviare dei monitoraggi sanitari in presenza di continui superamenti dei limiti e dei casi così frequenti d’infezioni tra i bagnanti soprattutto più piccoli, stando a quanto riportato dalle cronache locali; e infine se alla luce dei superamenti registrati in via Balilla in data 29 luglio non fosse opportuno monitorare anche i tratti di costa adiacenti, cosa che sembrerebbe non essere stata fatta.

«Porremo», chiude la nota «questi quesiti anche alla magistratura, con un esposto».

Questa la successione dei fatti nelle ultime settimane: dalla rottura della condotta fognaria di via Raiale con il conseguente sversamento nel fiume e poi nel mare dei liquami ovvero le feci, ai casi di gastroenteriti e problemi alla pelle con il caso più grave quello di un bambino di soli 4 anni colpito da una grave forma di impetigine. Le analisi eseguite dall’Arta il 29 luglio nel tratto di mare antistante la zona di via Balilla hanno dato esiti tragici con la presenza di eneterococchi ed escherichia coli in quantità superiori ai limiti di legge rispettivamente di 3 e 4 volte.

Tre giorni dopo l’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela ambientale, ha eseguito nuovamente le analisi riscontrando valori praticamente azzerati rispetto a 3 giorni prima. L’azzeramento dei batteri presenti nell’acqua del mare potrebbe essere conseguenza dell’utilizzo, da parte dell’Aca, di 350 litri di disinfettante Oxystrong utile proprio a ripulire l’acqua da enterococchi ed escherichia coli.

La prima a denunciare lo sversamento delle feci in mare è stata l’associazione Pescara Mi Piace dell’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, che aveva anche criticato pesantemente il sindaco Marco Alessandrini per non aver emesso il divieto di balneazione nella zona di via Balilla. Il Comitato No Rifiuti invece chiedeva l’intervento della magistratura per la presenza dei batteri nel mare attraverso il segretario Alessio Di Pasquale. Adesso, con l’esposto, la magistratura viene a conoscenza dei fatti e invitata ad agire.

Venerdì 7 agosto commissione verità in Comune con Aca, Arta, sindaco Alessandrini e primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale per comprendere se ci siano state responsabilità da parte di qualcuno.

AGGIORNAMENTO. Dal Comune fanno sapere che i dati dei reparti dell’ospedale indicano una situazione di assoluta normalità con casi di gastroenteriti e problemi alla pelle in numero inferiore rispetto alla scorsa estate.


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