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Balneabilità, Pescara Mi Piace: «Feci sversate in mare, basta con i rimpalli di responsabilità»

«Basta con i rimpalli di responsabilità: l’Arta ha il dovere istituzionale di eseguire nuovi campionamenti per verificare la balneabilità del nostro mare dopo la rottura di una condotta fognaria importante come quella di via Raiale, che ha determinato lo sversamento in mare per tre giorni consecutivi dei liquami, ossia delle feci».

Così l’ex vice sindaco e promotore dell’associazione Pescara Mi Piace Berardino Fiorilli risponde all’Arta che aveva fatto notare pochi giorni fa come «l’Agenzia non programma i prelievi delle acque marine per la balneabilità a sua discrezione, ma è obbligata ad effettuarli, con le relative analisi, nei giorni e nei punti stabiliti dal programma di monitoraggio della Regione Abruzzo, verificato e seguito dal Ministero della Salute. Le ripetizioni di rito scattano esclusivamente quando si registrano superamenti dei limiti di legge».

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L’Arta aveva anche segnalato come non fosse a conoscenza della rottura della condotta fognante di via Raiale, in altre parole l’agenzia regionale di tutela ambientale vuol dire che il Comune non ha effettuato alcuna comunicazione.

Secondo Fiorilli è inconcepibile che il sindaco Alessandrini non abbia sentito la necessità e lo scrupolo morale di chiedere delle analisi straordinarie: «Forse il sindaco e l’Arta non si sono resi conto che si sta parlando di tutelare la salute dei cittadini, a partire dei bambini, un obbligo di fronte al quale non c’è immagine turistica da tutelare. L’immagine della città si tutela facendo le opere preventive per evitare simili scempi, e non nascondendo la testa sotto la sabbia, facendo finta che il problema non esista».

Negli ultimi giorni sono stati diversi i casi di persone, soprattutto bambini, colpiti da problemi alla pelle e gastroenteriti dopo il bagno al mare. Il caso più eclatante è stato quello di un bambino di 4 anni che ha subito una grave forma di impetigine con enormi bolle purulente sulla schiena.

Fiorilli ricorda quanto accaduto negli ultimi giorni:

«Si rompe una condotta fognaria lunedì 27 luglio, i liquami sversano in mare per tre giorni senza che la città sospetti nulla, salvo per quel colore scuro del mare, solo il giovedì 30 luglio il Comune ufficializza la notizia, ma per dire che mercoledì notte aveva sistemato il problema. Ma nel frattempo per tre giorni centinaia di bagnanti si sono fatti il bagno in quel mare in cui si stavano riversando migliaia di metri cubi di liquami, e, strana coincidenza, nell’ultima settimana si sono moltiplicate le segnalazioni di bambini affetti da gastroenterite dopo una giornata al mare e anche da problemi dermatologici, costretti a ricorrere alle cure dell’ospedale. Forse è il caso di finirla con il gioco dello scarica-competenze: l’Arta ha il dovere di fare i campionamenti, il sindaco Alessandrini, in qualità di primo garante della salute della cittadinanza, ha il dovere di chiedere quei campionamenti suppletivi, aprendo un’interlocuzione necessaria a fronte della vicenda tanto eclatante che sta interessando, purtroppo, la nostra costa».

Nel frattempo si muove anche il Movimento 5 Stelle che presenterà, in un’azione sinergica, un’interpellanza in Regione e un’interrogazione per il Comune di Pescara per sapere cosa è stato fatto e cosa si intende fare per recuperare una situazione critica che potrebbe compromettere la salute dei cittadini e dei bagnanti, ma anche l’economia di interi territori.

Le ultime analisi dell’Arta, eseguite mercoledì 29 luglio, hanno rilevato la presenza di batteri in numero superiore di 4 volte ai limiti di legge.

L’associazione Pescara Mi Piace ha anche definito criminale la scelta di non informare i cittadini e di non emettere alcun divieto di balneazione.

Il Comitato No Rifiuti invece chiede l’intervento della magistratura per la presenza di batteri nel mare.

Il primo di agosto l’Arta ha eseguito nuove analisi che hanno ribaltato i risultati di tre giorni prima con la presenza dei batteri praticamente azzerata.

Venerdì 7 agosto commissione verità in Comune con Aca, Arta, sindaco Alessandrini e primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale per comprendere se ci siano state responsabilità da parte di qualcuno. Nel frattempo è partito il primo esposto presentato dal portavoce di Fratelli d’Italia-An Armando Foschi e un altro sarà presentato dal Movimento 5 Stelle.


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