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Mercatino dei senegalesi, salta lo sgombero: trovata nuova area in via De Gasperi

Dopo la decisione di non dare seguito all’ordinanza del sindaco Marco Alessandrini e dunque di non procedere allo sgombero che era previsto questa mattina, martedì 11 luglio, alle 6 con 200 tra carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa già pronti a intervenire e giunti da fuori Pescara, la giunta comunale, poche ore dopo, ha annunciato nel corso di un incontro congiunto con la comunità senegalese, che verrà istituito un nuovo mercatino etnico in via De Gasperi, sempre in un’area ferroviaria data in concessione al Comune, nei pressi del cavalcavia.

Il cronoprogramma prevede la delocalizzazione in massimo 60 giorni, nei quali si procederà da un lato ad attrezzare la nuova area di tutte le strutture necessarie all’insediamento di un mercato e dall’altro alla regolarizzazione delle licenze dei senegalesi, che al momento hanno quella per il mercato ambulante che dovrà essere trasformata in licenza per il commercio fisso.

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In sostanza si procederà alla regolarizzazione delle singole posizioni e chi sarà in regola potrà vendere nel nuovo mercatino, gli altri saranno esclusi. L’obiettivo è quello di creare il primo mercatino multietnico della città e a tal fine nelle prossime settimane saranno intensificati i controlli per individuare chi invece vende merce contraffatta e dunque illegale.

«Abbiamo fatto questo in due giornate», spiega il vicesindaco Enzo Del Vecchio, «grazie alla disponibilità e alla collaborazione della comunità senegalese, degli uffici comunali e della struttura nel suo complesso e alla preziosa disponibilità di Prefettura e Questura, che nella serata di ieri hanno accolto l’istanza di rinviare l’esecuzione del provvedimento sindacale e questo all’esito del percorso che abbiamo ripreso con la comunità, i rappresentanti delle organizzazioni sociali e delle associazioni tutte che si sono impegnate per trovare una soluzione a tale problema. Ci sono stati momenti di tensione, non ce lo nascondiamo, ma significativi perché durante quei momenti tutti hanno dato prova di grande responsabilità, tutti, dal sindaco a tutti gli altri».

«Collaborazione piena», aggiunge Patrick Guobadia della Cgil, «sono passati solo quattro giorni, mi sono commosso ieri perché si è risolta tutta la situazione e il rapporto di fratellanza costruito in tutti questi anni può continuare pacificamente. Oggi, dopo 30 anni, abbiamo finalmente cambiato pagina sul mercato multietnico nelle aree di risulta. Noi vogliamo agire per la legalità, responsabilizzeremo tutti al rispetto delle regole e delle leggi».

«Sono contento che si sia trovata una soluzione», dice Luna Mbaye, portavoce della comunità senegalese, «noi ci sentiamo pescaresi, le nostre famiglie sono cresciute a Pescara. Ora vogliamo andare sul concreto, siamo pronti a sedere a un tavolo per lavorare nel rispetto delle regole, c’è la massima disponibilità e anche la massima collaborazione».

Sinistra Ecologia Libertà esprime «grande soddisfazione per il risultato raggiunto di concerto tra Comunità Senegalese e l’amministrazione comunale rispetto al mercatino etnico. Teniamo a ribadire che riteniamo scorretti tempi e modi della delibera, tuttavia la discussione da noi proposta e promossa, intavolata dall’amministrazione con la comunità senegalese ci ha permesso di trovare una soluzione che tiene fede al principio che prima di tutto viene la vita delle persone. Durante questi giorni difficili abbiamo evitato facili proclami e pericolose polemiche, e ci siamo concentrati sulla risoluzione positiva del problema. Anche perché alzare i toni avrebbe potuto inficiare il processo di dialogo in corso».