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Montesilvano, si rifiuta di uscire dal ristorante per la chiusura e spintona carabinieri

Si sarebbe rifiutato di uscire dal ristorante all’orario di chiusura e avrebbe spintonato i carabinieri intervenuti per sottrarsi al controllo: questo l’episodio avvenuto a Montesilvano la scorsa notte, e che ha avuto come protagonista un giovane denunciato dai militari.

Protagonista dell’episodio N.L., 26enne extracomunitario, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pescara per rifiuto di fornire le proprie generalità e resistenza a pubblico ufficiale.

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L’episodio è avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri, 1 gennaio 2019, in un esercizio di ristorazione in corso Umberto nella città adriatica.
Stando alle ricostruzioni sull’accaduto, i militari della Compagnia di Montesilvano sono intervenuti in seguito alla segnalazione di una persona molesta all’interno del locale.

Il giovane, invitato più volte dal gestore dell’esercizio a lasciare il localer per la prevista chiusura, si sarebbe rifiutato di uscire, restando all’interno.
Le intenzioni del 26enne non sarebbero mutate anche dopo l’arrivo dei carabinieri, ai quali il giovane si sarebbe rifiutato di fornire le proprie generalità.

I militari avrebbero pertanto provveduto ad accompagnare il 26enne all’esterno per l’identificazione e per permettere al gestore di completare la chiusura dell’attività commerciale.
Il giovane si sarebbe però nuovamente rifiutato di fornire documenti di identità tentando di accedere nuovamente nel locale. Nel far ciò, e per sottrarsi al controllo dei militari, il 26enne avrebbe anche spintonato i carabinieri.

Una nuova pattuglia dei militari del Norm di Montesilvano intervenuta sul posto avrebbe permesso di bloccare il giovane. Quest’ultimo è stato pertanto accompagnato in caserma e, dopo l’identificazione, denunciato. Come specificato dai carabinieri di Montesilvano, “l’esercente del locale ha ringraziato i militari dell’Arma per il tempestivo intervento e l’efficacia nella risoluzione del problema che ha evitato il verificarsi di un più grave reato”.