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Hotel Rigopiano, il Forum H2O: «Albergo costruito su detriti di altre valanghe»

L’hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto mercoledì scorso da una slavina, sarebbe stato costruito sui detriti di precedenti valanghe avvenute in passato. Questa la denuncia che parte dall’associazione Forum H2O carte alla mano.

I documenti svelati dall’associazione ambientalista sono quelli reperibili sul sito della Regione Abruzzo e si riferiscono ai rischi geologici della zona. Infatti per  l’area del Rigopiano la prima mappa elaborata dalla Regione Abruzzo che segnalava criticità importanti è del periodo 1989-1991 ed è stata ripresa tal quale e, quindi, confermata dalla Giunta Regionale abruzzese con tanto di delibera il 27/12/2007, la numero 1383, con cui è stato adottato il Piano di Assetto Idrogeologico.

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«Le due carte ufficiali», sostiene il Forum H2O, «mostrano inequivocabilmente che l’hotel Rigopiano è costruito al centro di un’area con colate detritiche, dette conoidi. Sorge, cioè, su un’area rialzata formata proprio dai detriti che arrivano giù dal canalone a monte dell’albergo. Il fatto che ci fosse una struttura preesistente non vuol dire granchè perché i tempi di ritorno di questi fenomeni estremi possono essere più lunghi di qualche decina di anni. Un po’ come avviene per le piene dei fiumi, ci sono gli eventi che mediamente avvengono ogni 50 anni, quelli più importanti che avvengono ogni 100 anni e poi quelli estremi che possono avvenire ogni 500 anni e che raggiungono aree che sembravano ai non addetti ai lavori tranquille. Le carte del rischio tengono appunto conto di questa periodicità perimetrando aree sempre più vaste al crescere del tempo di ritorno».

Sempre l’associazione ambientalista fa notare come «al momento della ristrutturazione principale avvenuta circa dieci anni fa, che ha ampliato le capacità ricettive della struttura e quindi il rischio intrinseco, c’erano tutti gli elementi, sia sul terreno, sia nelle carte, per accorgersi dei problemi. Negli atti del procedimento amministrativo della ristrutturazione dell’albergo sarà interessante verificare cosa vi è scritto, visto che il Decreto 11/03/1988 dal titolo evocativo “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per l’applicazione” obbliga a rilevare anche questi aspetti ed evidenziarne i potenziali effetti».

Non manca una critica alla Regione Abruzzo che nonostante si fosse dotata di una legge sulle valanghe 25 anni fa, la numero 47 del 1992, in cui si prevedeva l’inedificabilità per le aree a rischio potenziale di caduta e la chiusura invernale delle strutture preesistenti in caso di pericolo, la mappa non è stata mai redatta.