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Alice Matteucci e il tennis: l’ascesa di un talento pescarese nel panorama internazionale

Prosegue, graduale ma inesorabile, il processo di crescita della pescarese Alice Matteucci nel panorama nel tennis mondiale.
Il 2015 è stato contrassegnato dalla vittoria di 2 tornei da 10mila dollari e dalla crescita affianco a Tathiana Garbin che la segue ormai da un anno come allenatrice.
Il 2016 è partito con un infortunio ma anche con la consapevolezza che i margini di miglioramento ci sono, sia umani che tennistico-mentali. Con la Matteucci abbiamo tracciato un bilancio del 2015 e parlato delle aspettative per l’anno appena iniziato.

A novembre del 2015 hai raggiunto il tuo best ranking alla posizione 332 e hai vinto 2 tornei, Le Havre e Sharm el Sheikh. Dunque è stata un’annata positiva per te?
«Sì alla fine dell’anno scorso ho raggiunto il mio best ranking e ho vinto 2 tornei da 10mila dollari più numerosi titoli in doppio, in più ho avuto dei risultati positivi anche verso la fine dell’anno confrontandomi a livelli più alti. Sono contenta di come si è svolto l’anno scorso perché al di là dei risultati, sto crescendo molto come persona e tennisticamente e sono sicura che questo percorso mi porterà a esprimere sempre di più quelle che sono le mie potenzialità».

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Il 2015 è stato un anno storico per il tennis italiano con la finale tra Pennetta e Vinci allo UsOpen. Che emozione è stata per te vedere due azzurre in una finale Slam?
«Sì, è stato un anno molto positivo per il tennis italiano e la finale allo UsOpen sarà un episodio storico per il nostro tennis. Per me è stato molto emozionante poter vedere queste due ragazze a un livello cosi alto perché mi dà molta carica e mi fa capire, con modelli a me vicini, che il duro lavoro, i sacrifici e la fiducia nel progetto ti possono portare a livelli altissimi».

È però un peccato che la Pennetta si sia ritirata? Che cosa perde il tennis italiano?
«È una scelta che dimostra una grande personalità, io concordo con la sua decisione perché dimostra una grande maturità nel saper dire stop nel momento migliore della sua grandissima carriera. Naturalmente ora il tennis italiano ha bisogno di un ricambio generazionale come si è visto nell’ultima Fed Cup. Io e le altre ragazze più giovani stiamo lavorando sodo per cercare di dare all’Italia nuove leve su cui puntare».

Nel giro di 2 anni sei passata dalla posizione 737 del 2013 alla 330 di adesso. Il tuo processo di crescita prosegue?
«Il mio è un processo magari più lento rispetto a mie coetanee nell’ambito internazionale, ma è un processo continuo e positivo, non mi metto fretta su questo perché dal momento in cui migliorerò la mia parte caratteriale ed emozionale, riuscirò a esprimere il mio miglior tennis».

Dallo scorso anno sei affiancata da Tathiana Garbin come allenatrice. Che cosa sta dando al tuo gioco e alla tua personalità?
«Con Tathiana stiamo lavorando molto bene dall’anno scorso cercando ogni giorno di lavorare insieme su tutti gli aspetti del mio carattere e del mio gioco. Sono molto contenta perché quando hai qualcuno che crede in te e fa sacrifici con te ogni giorno, impari ad apprezzare anche il percorso oltre che il sogno della meta. Ci sono momenti duri e momenti belli durante il percorso, infortuni e sconfitte come anche vittorie, e chi sta con te durante i momenti in cui nemmeno tu credi in te stesso, penso meriti di condividere con te le soddisfazioni più grandi. Questa preparazione invernale è stata molto importante perché ho lavorato sulla tecnica e sull’aggressività di gioco abbinata al mio gioco vario fatto di cambi di ritmo e discese a rete. Naturalmente l’aspetto mentale è una parte che curiamo molto in ogni piccolo aspetto anche perché non è facile mettersi in gioco ed essere disposti a soffrire per cambiare e migliorarsi. È uno sforzo che non tutti sono disposti a fare per un sogno».

Hai iniziato il 2016 a Grenoble, che cosa ti aspetti da questa stagione?
«Ho iniziato questo 2016 un po’ in salita perché a Grenoble purtroppo mi sono dovuta ritirare per un problema alla schiena che mi sta costringendo a stare ferma attualmente. Però da questa stagione cerco sempre di non mettermi obiettivi di classifica ma sempre di gioco e mentali, mi impegnerò molto per giocare bene quest’anno e cercare di entrare negli slam per l’anno prossimo».

I prossimi tornei ai quali parteciperai?
«Non appena riprenderò a giocare abbiamo in programma una trasferta in Brasile e in seguito altri tornei più alti di montepremi per cercare di alzare l’asticella giocando a un livello maggiore».

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