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Comune, il consiglio approva il bilancio di previsione 2015/2017

Il consiglio comunale ha approvato, nella seduta pomeridiana di oggi martedì 23 giugno, il bilancio di previsione 2015/2017. Diciannove i voti favorevoli e 10 quelli contrari su 29 consiglieri presenti.

Quello approvato è un bilancio caratterizzato soprattutto dal piano di riequilibrio pluriennale che vede un disavanzo di amministrazione per l’anno 2014 di oltre 50 milioni di euro e che grazie all’ultimo decreto legge pubblicato il 19 giugno scorso in gran parte potrà essere restituito in 28 anni e il rimanente il 10 anni anche ricorrendo al fondo di rotazione che verrà assegnato a piano di riequilibrio approvato.

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Ecco alcuni numeri che spiegano come sia sia raggiunto l’equilibrio: riduzione della spesa per oltre 4 milioni euro, utilizzo del 70 per cento degli oneri concessori per 1,8 milioni di euro e utilizzo di parte del fondo di rotazione.

Queste le parole dell’assessore al Bilancio Bruna Sammassino:

«Rispetto allo scorso anno i trasferimenti statali hanno subito un taglio di circa 8 milioni di euro e per ripianare tale mancato introito è stato necessario fare nuovamente ricorso alla leva fiscale riducendo la fascia di esenzione Irpef ed eliminando alcune detrazioni Imu. La spesa corrente è pari a 98,6 milioni, per la prima volta sotto i 100 milioni e ciò denota tagli per la ristrutturazione della stessa che vedono questo bilancio costituito solo da spese incomprimibili e irrinunciabili per l’ente. L’amministrazione si muoverà in modo energico per il recupero delle entrate, al fine di garantire respiro alle casse comunali e capacità di manovra al Comune, anche per poter recuperare risorse da destinare a capitoli di spese importanti per la città quali la cultura e il turismo che, oltre al sociale, hanno subito delle necessarie contrazioni. Abbiamo davanti agli occhi la difficile situazione in cui versano tantissime famiglie, il compito della politica è quello di risolvere i problemi delle persone: anche se con un bilancio durissimo e ingessato, forse il più austero e sofferto della storia cittadina, abbiamo attivato tutte le energie per garantire comunque i tanti servizi richiesti dalla cittadinanza. Un rigore che ci consentirà di rimettere in salute l’amministrazione e Pescara al centro della regione per il ruolo che le compete e che merita».