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Picchia e minaccia la convivente per anni, mandandola spesso all’ospedale: arrestato giovanissimo

Avrebbe picchiato per anni la sua convivente, mandandola spesso in ospedale: questi gli episodi dei quali si sarebbe reso protagonista un 21enne di origini abruzzesi, arrestato dalla polizia.
Il giovanissimo di etnia rom, ai domiciliari per rapina, è stato arrestato nella prima mattinata di oggi, sabato 20 ottobre, dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona, con l’accusa di maltrattamenti alla sua convivente, ed è stato trasferito nel carcere di Montacuto.

Stando a quanto emerso nelle indagini, il rapporto con la convivente 20enne sarebbe iniziato nel 2010, quando entrambi erano ancora minorenni.
Dal 2013 sarebbero però iniziate percosse, insulti e minacce di morte, durante gli anni.

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Circa una decina di volte la ragazza sarebbe finita all’ospedale per le violenze subite.
Diventati maggiorenni i due sono andati a vivere in casa di lui, insieme alla madre e a due fratelli.

Poi, nell’estate dello scorso anno, la giovane donna si sarebbe trasferita a casa della madre.
All’inizio di quest’anno, spinta anche dalle minacce ricevute dal 21enne tramite social ad amici e familiari, la ragazza sarebbe ritornata a vivere con lui.

La situazione, però, non sarebbe cambiata, e durante lo scorso mese di luglio la giovanissima è nuovamente finita in ospedale per le percosse subite.
A quel punto la ragazza si sarebbe rivolta alla polizia, e da lì sarebbero partite le indagini coordinate dalla Procura di Ancona e condotte dagli agenti della Squadra Mobile.

Gli investigatori avrebbero pertanto ricostruito gli ultimi anni di violenze e maltrattamenti subiti dalla giovane convivente, fino all’epilogo odierno, con l’arresto del 21enne e il trasferimento in carcere.