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Terrorizzò i coetanei rubando soldi e telefonini, arrestato 16enne

È stato uno dei protagonisti dei tanti atti di bullismo, sfociati però in vere e proprie rapine, che hanno interessato la zona della riviera nord nei mesi scorsi.

A essere arrestato, da parte dei carabinieri della Compagnia di Pescara, guidati dal capitano Claudio Scarponi, è stato un minorenne terribile, un rumeno di soli 16 anni.

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Il ragazzo è stato l’autore di tre colpi, messi a segno tra gennaio e marzo di quest’anno, nel corso dei quali sono rimasti vittima rispettivamente 5, 2 e 3 ragazzi coetanei dell’aggressore e anche più grandi.

Con l’ausilio di un coltello e di un bastone, il 16enne aggrediva e minacciava le vittime per farsi consegnare denaro e smartphone.

Forte del timore ingenerato nei coetanei per la sua aggressività e per il fatto di essere ormai riconosciuto come “bullo”, il minore, in ben tre circostanze, con altro giovanissimo al momento non ancora identificato, ha rapinato un gruppi di ragazzi.

I colpi hanno fruttato come bottino qualche euro e i telefoni cellulari delle vittime e venivano consumati all’uscita di scuola: il teppistello, una volta ottenuto quanto richiesto, per essere sicuro che tutto quanto gli fosse consegnato, perquisiva perfino le proprie vittime.

Per la buona riuscita delle indagini dei militari dell’Arma si è rivelato molto utile il contributo offerto dalle vittime che hanno riconosciuto il giovane descrivendolo minuziosamente.

Partendo da queste indicazioni i carabinieri hanno prima scandagliato diversi profili facebook e poi alcuni istituti scolastici della città, fino all’individuazione del rapinatore che, però, nel frattempo si era trasferito in Romania dai propri familiari per il periodo estivo.

Mentre venivano avviate le procedure per il suo arresto all’estero, il giovane ha fatto intanto rientro in Italia per il rientro a scuola, ma ad attenderlo ha trovatogli uomini del Nucleo Investigativo di Pescara che hanno coadiuvato i militari della stazione per le ricerche e l’esecuzione dell’arresto. Il giovane è stato trasferito in un centro per minori.