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Ponte del Cielo, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dice no al progetto

La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio ha comunicato oggi, giovedì 5 novembre, al Comune il preavviso di diniego per i lavori di realizzazione del Ponte del Cielo.

La Soprintendenza nell’avviso sottolinea l’incoerenza paesaggistica del Ponte del Cielo rispetto allo stato dei luoghi con l’idea che non debba essere occlusa la vista mare e ricorda anche come all’epoca dell’installazione della “nave” fu proprio Pietro Cascella a richiedere di “smantellare la storica balaustra circolare preesistente per non lasciare alcun ulteriore segno costruito tra la nave e il mare”.

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Per la Soprintendenza «il progetto risulta alieno all’ambito paesaggistico tutelato atteso anche che lo spazio di spiaggia libera antistante Largo Mediterraneo è uno dei pochi dell’intera riviera pescarese a non essere stato occupato da strutture legate al turismo balneare».

L’amministrazione comunale adesso avrà 10 giorni di tempo per formulare osservazioni e controdeduzioni.

«Tutti i progetti», dice il sindaco Marco Alessandrini, «sono migliorabili e formuleremo nei tempi richiesti le osservazioni, visto che sarebbe un peccato perdere un’opportunità di questo tipo, che come tutte le opere pubbliche è comprensibilmente oggetto di discussione, ma è fuori di dubbio che costituisca una forma di valore aggiunto per la comunità».

Soddisfatto della notizia Maurizio Acerbo, ex consigliere di Rifondazione Comunista, che ribattezzerebbe il progetto come “Ponte del Cesso”: «Trovo che sia un progetto assolutamente sbagliato perché va a chiudere la vista sul mare in uno dei pochi rari punti in cui è libera dalle costruzione ipertrofiche che politicanti sempre in cerca di voti hanno consentito di realizzare. Se proprio il Comune e la Regione vogliono spendere questi fondi sarebbe a mio parere assai meglio recuperare il progetto della “Porta del mare” di Franco Summa o acquistare e restaurare finalmente la Torretta dannunziana o magari realizzare un pontile normale il più “leggero” e radente il mare possibile».

«La nostra città», dice il Movimento 5 Stelle, «ha altre priorità ed ha espresso con sarcasmo e scetticismo la propria contrarietà. I maggiori responsabili di un simile fallimento sono proprio gli amministratori comunali, piegati alle volontà del governatore D’Alfonso, che continuano a fungere da passacarte del presidente della Regione, invece di porre loro le priorità di cui la città ha bisogno. Alessandrini e D’Alfonso scendano dal cielo e tornino con i piedi per terra: il loro ponte non si farà». 

«Adesso», dicono i consiglieri di centrodestra Carlo Masci, Marcello Antonelli e Guerino Testa, «invece, tutti insieme troviamo la maniera intelligente di utilizzare il milione di euro per interventi veramente finalizzati al turismo. Ci auguriamo che il sindaco e, soprattutto, il Governatore non si intestardiscano su una battaglia persa, su un’opera che nessuno vuole e che non può essere realizzata».