No alle luminarie, sì alla solidarietà: questo, in estrema sintesi, è il succo della proposta appena lanciata da Carrozzine Determinate.
E non si tratta di una mera provocazione, perché la nota associazione ha appena lanciato un appello a tutti i Comuni della provincia di Pescara e dell’Abruzzo in generale, indicando possibili soluzioni concrete e soprattutto, alternative, all’utilizzo di soldi per le luminarie di Natale.
La prima idea lanciata da Carrozzine Determinate, è quella di “sostituire” le luminarie, e i relativi costi in termini di installazione e consumi di energia elettrica, con addobbi semplici e allestimenti più “sobri”.
La relativa spesa prevista dalle amministrazione, potrebbe pertanto essere veicolata in altri “settori” del sociale.
E qui le proposte dell’associazione sono varie e articolate:
- acquistare apparecchiature mediche per i reparti di pediatria,
- sistemare le scuole,
- abbattere le barriere architettoniche,
- comprare giochi per bimbi disabili da installare nei parchi pubblici,
- finanziare progetti che riguardano le politiche sociali,
- garantire l’assistenza domiciliare alle persone con le gravi difficoltà.
Queste sono quindi solamente alcune delle possibili spese “alternative”, per le quali Carrozzine Determinate ha lanciato un vero e proprio appello, rivolto a tutti i Comuni abruzzesi, a partire da Montesilvano, città che è stata sempre in prima linea nell’affrontare le questioni legate alle disabilità.
Un’ulteriore idea, sempre secondo l’associazione, potrebbe essere quella di seguire l’esempio di altri Comuni d’Italia, e provvedere comunque all’installazione delle luminarie, ma a spese del sindaco, degli assessori e dei consiglieri, senza intaccare quindi le finanze pubbliche.
Carrozzine Determinate si è detta pronta a sostenere qualunque Comune volesse accogliere le proposte appena descritte, e a valorizzarne l’impegno tramite i propri canali ufficiali presenti sul web
Se poi non si riuscirà a fare altrimenti, cioè le luminarie dovranno essere messe a tutti i costi, si potrebbe emulare l’esempio di alcuni Comuni del nord e del sud Italia, dove le luminarie sono state pagate interamente dal Sindaco dagli Assessori e dai consiglieri senza gravare sul bilancio delle finanze pubbliche.