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Mare inquinato, commissione verità in Comune: il divieto di balneazione andava messo

L’Aca (che ha utilizzato circa 350 litri di disinfettante Oxystrong per alleviare gli effetti dello sversamento in mare dei liquami ovvero delle feci) ieri, mercoledì 5 agosto, non si è presentata alla commissione consiliare al Comune di Pescara convocata per discutere dei problemi di inquinamento dell’acqua del mare, mentre l’Arta è arrivata fuori tempo massimo con il suo direttore Giovanni Damiani, che pare fosse stato avvisato solo all’ultimo minuto.

La commissione verità (Ambiente e Vigilanza), che dovrà far capire meglio dove sia stato l’intoppo che non ha permesso al sindaco Marco Alessandrini di emettere il divieto di balneazione nel tratto di spiaggia antistante la zona di via Balilla che il 29 luglio presentava valori di enterococchi ed escherichia coli superiori fino a 4 volte i limiti di legge (poi tornato pulito nel giro di soli 3 giorni), è stata riconvocata per domani, venerdì 7 agosto, alle ore 11. Oltre ad Aca e Arta sono stati invitati anche il primo cittadino e il primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale Giustino Parruti.

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In città si susseguono le segnalazioni di genitori che denunciano gastroenteriti e problemi alla pelle dei figli e il timore nel tuffarsi in acqua è sempre maggiore, considerando che la conduttura di via Raiale è stata di sicuro rotta per 3 giorni e quella in uso è ormai vetusta e con diverse falle, essendo la nuova ancora da riparare. Il caso più grave quello di un bambino di 4 anni colpito da una grave forma di impetigine con bolle e pus nella schiena.

Ieri nella commissione poi andata a vuoto, il direttore dell’Arta Damiani ha riferito informalmente ai consiglieri presenti che il Comune è sempre stato informato dei superamenti dei valori dei colibatteri e che secondo la legge basterebbe un solo superamento per il divieto di balneazione. Ma dal 15 luglio, giorno in cui il Comune ha chiesto alla Regione la revoca del divieto permanente di balneazione, per due volte quei limiti di legge sono stati oltrepassati (21 e 29 luglio) senza che nessuno informasse i bagnanti.

Il caso è già arrivato sul tavolo della procura con un esposto presentato dal portavoce di Fratelli d’Italia-An Armando Foschi e un altro che sarà presentato dal Movimento 5 Stelle.

«Il dato politico», spiega il consigliere di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, «è capire per quale motivo il sindaco non abbia emesso l’ordinanza per il divieto di balneazione. A mio avviso avrebbe dovuto fare un’ordinanza preventiva dopo la rottura della condotta fognaria per informare i cittadini e preservarli dai rischi».

«L’audizione», spiega il presidente della commissione Ambiente Fabrizio Perfetto, «chiarirà ogni aspetto e mi auguro che la tutela della salute pubblica e anche dell’economia turistica in questo momento storico non siano oggetto di scontro politico, ma siano ricondotte alla giusta responsabilità di ognuno, anche perché la polemica inutile e pretestuosa oltre a procurare allarme, danneggia fortemente l’immagine della città in un frangente delicatissimo. Da qui vorrei invitare tutti a un maggiore senso di responsabilità, con l’auspicio che la situazione venga affrontata con serietà e il giusto livello di allarme, affinché si arrivi a fare chiarezza e a dare risposte alla comunità che è stata toccata da questa situazione».

La prima a denunciare lo sversamento delle feci in mare è stata l’associazione Pescara Mi Piace dell’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, che aveva anche criticato pesantemente il sindaco Marco Alessandrini per non aver emesso il divieto di balneazione nella zona di via Balilla. Il Comitato No Rifiuti invece chiedeva l’intervento della magistratura per la presenza dei batteri nel mare attraverso il segretario Alessio Di Pasquale. Adesso, con l’esposto, la magistratura viene a conoscenza dei fatti e invitata ad agire.

AGGIORNAMENTO. Dal Comune fanno sapere che i dati dei reparti dell’ospedale indicano una situazione di assoluta normalità con casi di gastroenteriti e problemi alla pelle in numero inferiore rispetto alla scorsa estate.


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