Alcune centinaia di persone hanno tributato oggi pomeriggio l’ultimo saluto a Giandomenico Orlando, il pasticciere di 67 anni ucciso con quattro coltellate mercoledì scorso. Il corteo funebre, con in testa la moglie Patrizia e i due figli Francesca e Alessio, è partito dalla pasticceria all’angolo tra via Puccini e via Buozzi, luogo dell’assassinio, per poi proseguire, nel silenzio e nella commozione, in via Venezia e via Bologna fino alla chiesa di Sant’Andrea.
Tanti gli amici e i conoscenti che hanno voluto accompagnare in questo suo ultimo viaggio terreno Orlando, presenti anche il sindaco Marco Alessandrini e il suo vice Enzo Delvecchio. A officiare le esequie è stato padre Costante che nell’omelia: «Vi confesso che non è facile parlare, siamo qui per un solo motivo, per pregare Dio per il nostro fratello. Non siamo qui per lo spettacolo, per dire che si è stati al funerale. Chiediamo misericordia per lui e la sua famiglia, ma anche per chi ha commesso un gesto inconsulto. Tutti lo abbiamo conosciuto, stimato e abbiamo apprezzato i suoi dolci che hanno reso piacevoli, almeno per il palato, alcuni momenti della nostra vita. Perché la violenza aumenta sempre di più? Perché forse manca Dio. Più si perde il senso di Dio più ci si imbarbarisce. Che il cuore sia capace di perdonare e che non venga attanagliato dalla violenza».
Inserisci il tuo codice AdSense qui
