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Caso Ryanair, il consiglio comunale impegna il sindaco a cercare una soluzione

Un ordine del giorno che impegna il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e la giunta comunale ad attivare tutte le iniziative nei confronti di Regione e Saga per superare questo particolare e delicato momento di crisi nei rapporti con Ryanair e ad attivare le iniziative necessarie anche nei confronti del parlamento e dell’esecutivo nazionale, in particolare nei confronti dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e Trasporti per possibili interventi legislativi volti a ridurre gli oneri riguardanti la cosiddetta “addizionale comunale” e a rendere maggiormente sostenibili le rotte aeree dello scalo abruzzese.

È quello che stato votato oggi pomeriggio, venerdì 12 febbraio, dal consiglio comunale straordinario convocato per affrontare le tematiche dell’aeroporto d’Abruzzo che ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali di tutti i livelli regionali.

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Nel corso dell’assise civica è stato anche ripercorso il rapporto tra la compagnia irlandese Ryanair e il nostro territorio in questi 15 anni: 153.227 passeggeri dell’inizio dei collegamenti, anno il 2001, ai 613.427 del 2015, testimoniano la crescita dei collegamenti e lo sviluppo economico sociale ad esso collegato.

«Ryanair non può lasciare Pescara perché significherebbe la chiusura dell’aeroporto d’Abruzzo», dice il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri, «l’addio della compagnia irlandese produrrebbe un danno inimmaginabile alla nostra regione per milioni di euro in termini di ricadute economiche sul territorio, ovvero l’indotto; poi, non è pensabile non si apra una vertenza Italia nei confronti della Comunità Europea mettendoci sulla scia di quanto è stato fatto per Alitalia. Infine va garantita, con soldi veri, e non con il trasferimento delle proprietà immobiliari della Regione Abruzzo alla Saga, i fondi per tenere fede al Piano Industriale presentato che produce una ricaduta, e con la certezza di quei fondi si va a ricontrattare con Ryanair perché non vedo nulla che oggi possa subentrare alla compagnia irlandese. Senza Ryanair non avremo più un aeroporto».