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Inseguimento, sparatoria e incidenti a Montesilvano: ecco chi è l’arrestato

Una giornata incredibile culminata con l’inseguimento, la sparatoria e ben 8 incidenti in via Vestina a Montesilvano quella trascorsa ieri, lunedì 23 novembre.
E la ricostruzione dell’intera vicenda aggiunge ulteriori particolari a quanto avvenuto nell’intera provincia di Pescara in poche ore.

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In primo luogo, l’identità dell’arrestato, un giovane di 25 anni, R.N., di nazionalità albanese, che dovrà rispondere delle pesanti accuse di tentato omicidio, resistenza e ricettazione.
Tutto sarebbe partito da un posto di blocco dei carabinieri al confine tra Pianella e Cappelle sul Tavo, con i militari che avevano ricevuto poco prima indicazioni sula presenza di una Mercedes sospetta nei luoghi dove erano stati appena commessi dei furti in casa (nel territorio di Pianella).

I militari avrebbero pertanto provato a fermare la Mercedes “sospetta”, ma il giovane avrebbe forzato il posto di blocco rischiando di investire uno dei militari.
Da lì, grazie anche alle indicazioni fornite da un carabiniere fuori servizio, il quale si sarebbe messo per primo sulle tracce del fuggitivo, sarebbe partito il vero e proprio inseguimento che ha letteralmente gettato nel panico via Vestina a Montesilvano.

incidente via vestina montesilvano

Il 25enne avrebbe infatti causato volontariamente diversi incidenti, urtando le auto per ostacolare l’inseguimento da parte dei carabinieri.
L’ottavo e ultimo incidente, quello all’altezza della rotonda all’incrocio con via Togliatti, ha distrutto definitivamente la Mercedes usata per la fuga. Il giovane, armato di pistola, avrebbe pertanto optato per la fuga a piedi, venendo fermato poco dopo dai carabinieri stessi, non prima di tentare un’ultima reazione.

Nel bagagliaio dell’auto rubata e poi distrutta sarebbe stato ritrovato un vero e proprio armamentario per commettere furti: piede di porco, trapani, guanti, mola, passamontagna, cacciaviti, una ricetrasmittente, e delle fascette da elettricista, presumibilmente pronte per essere utilizzate per immobilizzare le persone in caso di rapine.

Quattro invece le persone ferite durante la folle fuga, due conducenti delle auto colpite dal fuggitivo e due militari. Per i quattro, fortunatamente, ferite non gravi.
In ultimo, il sospetto dei carabinieri è che l’uomo non abbia agito da solo ma in compagnia di alcuni complici. Ed è proprio in questo senso che si starebbero indirizzando gli accertamenti dei militari del Comando provinciale di Pescara.