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Sara Serraiocco, l’attrice pescarese alla conquista degli Usa: «Dell’Abruzzo mi manca il cibo»

È uno degli astri nascenti del cinema italiano e internazionale e da poco è volata negli Stati Uniti dove sarà impegnata in una nuova serie al fianco del premio Oscar J.K. Simmons.
Il 23 marzo prossimo sarà invece la protagonista femminile del nuovo film di Giovanni Veronesi, “Non è un paese per giovani“, insieme a Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo, Sergio Rubini e Nino Frassica.

E, a dispetto della giovanissima età, la pescarese Sara Serraiocco è già giunta al quarto film da protagonista, dopo le esperienze in La ragazza del mondo (del 2016) con la regia di Marco Danieli, Cloro (2015) di Lamberto Sanfelice, e Salvo (2013) di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.

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sara serraiocco

Oltre a ruoli primari e ad esperienze in tv, a soli 26 anni Sara ha già collezionato diversi premi e riconoscimenti, tra i quali il Globo d’Oro come miglior attrice protagonista per Salvo (al quale è stata candidata anche per Cloro), e il premio Biraghi (al Nastro d’Argento) come attrice rivelazione dell’anno (sempre per il film Salvo), solo per citarne alcuni.

Ma chi è Sara Serraiocco davanti alla macchina da presa, e quando si spengono le luci dei riflettori?
Quali sono le sue passioni, i suoi gusti, i suoi progetti e i suoi sogni?
E, soprattutto, qual è il legame che la unisce alla sua terra, l’Abruzzo, ora che, per lavoro, si è trasferita a Los Angeles?
A queste e ad altre domande la giovane attrice ha dato risposte che svelano alcuni aspetti del suo carattere e della sua vita fuori e dentro il mondo del cinema, e che sono raccolte nell’intervista qui di seguito:

A poco più di 26 anni sei già al quarto film da protagonista, segno tangibile di chi sembra aver “bruciato le tappe” in una carriera in continua ascesa. Ma quali sono stati (e continuano a essere) i sacrifici e l’impegno che il lavoro che ti sta dando tante soddisfazioni richiede per raggiungere traguardi e successo?
Questo lavoro richiede molta dedizione e rinunce, come stare fuori casa lontano dai genitori, dalla propria città e nel mio caso dal proprio paese. Ogni lavoro in generale comporta dei sacrifici, ognuno ha i suoi pregi e difetti, ma io non mi lamento, sono felice di quello che sto facendo e del mio percorso.

Nei 3 film dei quali sei stata protagonista in precedenza hai avuto sempre ruoli di giovani donne alle prese con vite al limite e difficili da affrontare. Al di là dell’interpretazione, c’è qualcosa di te in Rita, Jenny, Giulia (penso ad esempio agli “allenamenti” di Jenny che credo abbiano messo in mostra la tua passione e il tuo passato nella danza)?
Quando devo interpretare un ruolo cerco sempre di trovare qualcosa di mio da regalare al personaggio, come nel caso di Jenny in cui il mio passato da ballerina mi ha aiutato molto sia nelle scene acrobatiche che nella immedesimazione psicologica.

C’è qualcosa in comune tra la danza e il cinema?
Sono due differenti modi di espressione artistica. In comune credo abbiano la concentrazione, il lavoro di squadra (sul set per il cinema, in sala prove per la danza) e l’ utilizzo del corpo come espressione dei propri sentimenti.

E invece chi è Nora, ossia la giovane che interpreti in “Non è un paese per giovani”?
Nora è una ragazza con una grande ambivalenza: è solare e oscura, allegra e malinconica, irrequieta e sexy, sentimentale ed “estrema”, una sorta di “borderline”.
Giovanni (Veronesi, ndr) era molto deciso sull’idea del personaggio di Nora e insieme abbiamo cercato di darle vita. Non è stato semplice, è un personaggio complesso, pieno di sfumature, difficile da mettere a fuoco.

Il tuo film preferito?
Sono tanti i film che amo, dai classici ai nuovi film in uscita. Da New York New York di Scorsese a Manchester by the sea, che sono andata di recente a vedere al cinema.

E l’attrice che ti ha fatto “innamorare” del cinema?
Tutte quelle che riescono ad emozionarmi e sorprendermi, difficile elencarle tutte…

C’è un regista con il quale sogni di lavorare?
Martin Scorsese.

Oltre ai premi e riconoscimenti ufficiali che hai già ottenuto, c’è una frase che ti è stata detta e che ritieni possa definire Sara Serraiocco come attrice?
No, non riesco a “definirmi come attrice”, lascio questo compito agli addetti ai lavori.

Tre aggettivi che utilizzeresti per definirti
Solare, vulnerabile, determinata.

Da qualche tempo sei volata a Los Angeles per The Counterpart, cosa ci puoi dire di questa nuova avventuraa parte il fatto che reciterai accanto al premio Oscar J.K. Simmons?
Sto girando questa serie “Counterpart” diretta da Morten Tildum, è un’esperienza bellissima che mi sta facendo crescere come artista e come persona. Interpreto un ruolo molto difficile e interessante, quello di un’assassina che vive tra due mondi paralleli.

Quali sono, se ci sono, le differenze tra lavorare per il cinema in Italia e negli Stati Uniti, oltre ovviamente a quelle linguistiche?
Devo essere sincera, per me nessuna, il set è uguale, un posto dove mi sento a mio agio, che sia in America o in Italia, è sempre come se fossi a casa.

Negli Stati Uniti cosa ti manca di Pescara e dell’Abruzzo?
Ho un legame molto forte con la mia città, mi manca molto….soprattutto il cibo!!!