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Capozucco: «Volontari vera forza della Uisp. Cinofilia la novità di quest’anno»

È entrato a far parte della Uisp in qualità di atleta quasi quarant’anni fa (nell’ormai lontano 1976), fino a raggiungere, nel corso degli anni, ruoli dirigenziali.
Attualmente Umberto Capozucco ricopre la carica di presidente provinciale della Uisp Pescara, e conosce pertanto la realtà sportiva abruzzese come pochi.

Per questo, quando gli si chiede di trarre un piccolo bilancio dello scorso anno, con relative prospettive per il 2015 in corso, non ha difficoltà a rispondere: «Per quest’anno le prospettive della Uisp sono abbastanza rosee, nonostante la crisi incombente. Come calcio, ad esempio, abbiamo gli stessi numeri del 2014, così come per il ciclismo, la nostra seconda “forza”; anche le altre attività sembrano andar bene. Per ciò che concerne l’andamento degli iscritti», prosegue Capozucco, «quest’anno abbiamo registrato un lievissimo calo che definirei “fisiologico” data la situazione contingente. In ogni caso credo che alla fine riusciremo a mantenere gli ottimi risultati ottenuti nel 2014».

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Il presidente provinciale della Uisp annuncia anche un gradito “ritorno” tra le discipline in seno all’associazione, vale a dire quello della cinofilia: «Il Fun Club Pastore Italiano è una società sportiva che si è affiliata a noi della Uisp 10 anni fa. Nel corso del tempo si è sviluppata ed evoluta, e al momento è arrivata a un numero importante di circa 300 tesserati. Si tratta quindi di un’associazione in forte crescita e che ha permesso ha permesso all’attività della cinofilia di essere reintrodotta all’interno delle discipline della Uisp. Gran parte del merito di ciò», spiega il presidente provinciale, «è dello storico presidente del Fun Club Pastore Italiano, il compianto Piero Accettella, recentemente venuto a mancare. Grazie al suo proficuo impegno nel corso del tempo, e a quello di sua moglie, Susy Maresca, che ne ha rilevato le redini dopo la sua scomparsa, il Fun Club sta vivendo un periodo di grande espansione e diffusione. Ogni anno vengono infatti organizzati corsi sull’educazione del cane, esibizioni canine, e svariate presentazioni, che raccolgono un discreto successo tra gli amanti del cane».

Quello della cinofilia è sicuramente uno dei successi della Uisp di Pescara, che si aggiunge a molte altre iniziative lodevoli dell’associazione, tra le quali spicca ad esempio l’evento podistico Vivicittà, che quest’anno si è celebrato domenica 12 aprile: «Personalmente punto molto su Vivicittà, e vorrei che ci fosse una nutrita partecipazione anche da parte delle famiglie. Lo scorso anno abbiamo registrato un gran numero di partecipanti anche grazie all’attività di promozione dell’evento fatta da diversi insegnanti nelle scuole. Il numero degli agonisti per Vivicittà 2015 ha superato il migliaio, ma io cerco di puntare non soltanto sull’aspetto agonistico della gara, ossia su quelli che gareggiano, ma anche su quello della semplice partecipazione. In questo caso mi riferisco ad esempio a famiglie e bambini, affinché possano prendere parte direttamente a quella che è una festa dello sport e dell’attività sportiva».

Il presidente Capozucco si sofferma anche sugli aspetti interni e soprattutto esterni alla Uisp, e sulla vera forza trainante che nel corso del tempo ha permesso all’associazione di svilupparsi e proseguire nelle proprie attività: «La nostra vera forza è il volontariato, soprattutto per quelle che comunemente, vengono considerate come attività “minori”, e che non hanno grandi risorse economiche. Il nostro movimento», sottolinea il presidente provinciale Uisp, «riesce a stare in piedi proprio per la forza di volontà e l’impegno costante dei molti volontari che collaborano con noi. La crisi si avverte quotidianamente al giorno d’oggi; spesso riceviamo chiamate da parte della Caritas per permettere ai ragazzi meno fortunati di fare sport, e nel nostro piccolo cerchiamo di fare il possibile per inserirli nelle varie società a noi affiliate».

alberto carulli uispSulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente regionale Abruzzo-Molise della Uisp, Alberto Carulli: «Sappiamo benissimo le problematiche attuali degli enti e delle istituzioni, e che ci sono quindi delle necessità sui costi, e per questo ci rendiamo conto della situazione.
Il mio unico appello è che cerchino di fare del loro meglio con le risorse, purtroppo ridotte, delle quali possono disporre.
Dal canto nostro, proveremo a fare affidamento sui bandi europei per trovare sovvenzionamenti per le attività che non riescono ad autofinanziarsi.
Del resto anche noi siamo da sempre abituati a vivere nelle ristrettezze, e a puntare sull’apporto e l’aiuto dei volontari.
A titolo esemplificativo, mi dispiace che purtroppo una lodevole iniziativa come quella del torneo di calcio a 5 riservato agli ospiti dei Centri di Salute Mentale stia scomparendo, nonostante risulti un’attività benefica per gli stessi pazienti delle strutture.
Questo perché mancano persino i fondi per permettere gli “spostamenti” dei ragazzi dislocati in varie zone del territorio, affinché raggiungano le sedi delle partite».


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