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Calcio a 5, Pescara: la vendetta di Rescia scaricato da Bellarte

Prima di soffermarci su quanto visto in campo e i giusti meriti da attribuire a un ottimo Pescara è opportuno fare una piccola premessa. Chi scrive frequenta i campi di calcio a 5 da svariati anni in vesti diverse. Questo sport da alcuni anni ha, per fortuna, anche un risvolto mediatico di tutto rispetto. Francamente quanto visto al Palarigopiano, ieri sera, ha dell’incredibile. Tralasciando quanto accaduto nei giorni di vigilia relativamente alla capienza dell’impianto e le modalità d’ingresso, i minuti precedenti il fischio d’inizio sono stati incredibilmente rocamboleschi. Cancelli esterni all’impianto rigorosamente chiusi, uomini in pettorina che aspettavano l’ok della Questura. Di questo via libera anche i giornalisti, seppur regolarmente accreditati, sono stati vittima.

Proprio in quei minuti concitati anche il presidente Iannascoli, sollecitato, si è trovato a dover ritirare le spalle perché vittima di decisioni altrui. Solo con l’arrivo di un decano del giornalismo pescarese a cui il cancello è stato aperto, dopo la sua protesta, anche a noi altri è stato consentito l’ingresso. Entrati in campo il riscaldamento era praticamente stato ultimato e di conseguenza limitati nello svolgere il proprio lavoro. Altro episodio curioso è stato l’ingresso dei tifosi avvenuto solo a 15 minuti dall’inizio della sfida e quindi ha visto andarsi a benedire tutte le operazioni di spunta delle liste preparate nei giorni scorsi. Pertanto sull’argomento il Questore è bene che rifletta su come gestire eventi di questa importanza del calcio a 5, riconoscendo nella sua persona enorme competenza per il calcio.

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Sì perché poi sul campo il Pescara, nonostante le pesanti assenze ha dominato, nel punteggio, un Acqua&Sapone Emmegross letteralmente in bambola nei primi minuti. Mister Bellarte chissà se questa notte ha dormito sonni tranquilli ripensando al poker messo a segno da Rescia, calciatore forse prematuramente emarginato, nel recente passato, proprio dal coach pugliese. Dall’altra parte gongola Colini seppur in tribuna ha potuto gioire in maniera incondizionata davanti l’ottima prova dei suoi ragazzi. A margine di tutto va sottolineata l’ottima prova del quarantunenne PC, il quale si è calato nuovamente nella parte ed ha preso per mano l’intero gruppo, toccanti le sue lacrime al suono della sirena. Tornando alla premessa iniziale, sono stati di difficile comprensione i reiterati cori offensivi nei confronti di Mammarella. L’estremo difensore dell’A&S lo ricordiamo, oltre ad essere portiere della Nazionale italiana, miglior n. 1 al mondo già da diversi anni è pure ambasciatore del futsal abruzzese nel mondo. Archiviato il derby, il Pescara aspetta il nome dell’altra finalista. Venerdì gara 3 tra Luparense e Kaos.
Benedetto Gasbarro