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Ascoli-Perugia non si gioca allo Stadio Adriatico: la decisione del Comune sulla partita

AscoliPerugia non si giocherà allo stadio Adriatico di Pescara. Un aggiornamento importante relativo alla partita del campionato di Serie B che si sarebbe dovuta disputare domani, sabato 19 novembre, nell’impianto pescarese, è giunto intorno all’ora di pranzo di oggi, venerdì 18 novembre, da parte del Comune di Pescara.

L’amministrazione ha infatti annunciato che l’incontro non potrà disputarsi all’Adriatico-Cornacchia, in base a quanto emerso nella riunione del Gos (Gruppo Operativo di Sicurezza) della Questura di Pescara.
All’origine della mancata disponibilità, secondo quanto dichiarato dal sindaco, dal vicesindaco e dall’assessore allo Sport, il “poco preavviso” per l’organizzazione e l’esecuzione di tutte le misure da adottare nella zona della partita, e diversi eventi concomitanti nell’area dello stadio durante la giornata di domani.

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Ecco un estratto delle motivazioni che hanno portato il Comune di Pescara a tale decisione, per far disputare l’incontro Ascoli-Perugia in riva all’Adriatico:

“Pur tenendo conto delle condizioni di criticità delle strutture marchigiane, abbiamo dovuto svolgere riscontri approfonditi per verificare che tutte le attività e iniziative previste per domani nell’area della partita ne consentissero lo svolgimento. E nella serata di ieri abbiamo riscontrato che le attività in corso nelle strutture e nella zona che sarebbe stata interessata dal perimetro di sicurezza richiesto per il match, in quanto incontro a rischio, non potevano convivere con le prescrizioni che accompagnano la partita, considerata anche la richiesta un’estensione dell’area a garanzia dell’ordine pubblico riguardante l’intera via Pepe e i parcheggi lato mare di via Barbella, cosa che rendeva inaccessibili l’area e le strutture interessate dagli eventi programmati da tempo.
Per domani sono infatti previsti presso l’Aurum, che si trova proprio dietro lo Stadio e dunque proprio dentro tale perimetro, ben tre convegni e un evento: uno la mattina dedicato alla memoria di Aldo Moro che prevede una grande affluenza di pubblico; uno che si protrae anche nel pomeriggio, a cura dell’Anffas, dedicato alla gestione dell’emergenza per persone diversamente abili che richiede la massima possibilità di accesso trattandosi proprio di una platea speciale; un convegno del Comune e, infine, un’iniziativa di un soggetto privato che ha già prenotato e pagato gli spazi assegnati. A questo si aggiungono poi anche gli eventi programmati dalle attività commerciali e di ristorazione che si trovano intorno allo Stadio, che si sarebbero trovati dentro un territorio completamente isolato e non accessibile alla clientela.
Infine, cosa ancora più delicata, il fatto di non poter emettere un’ordinanza 48 ore prima dell’evento per la rimozione delle auto, cosa che di certo avrebbe visto la presenza di intralci sulle vie interessate dal perimetro di sicurezza del match, una presenza in conflitto e d’impaccio per gli standard richiesti”.