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Il poeta pescarese Vitullo presenta il suo ultimo libro “Alla solita luce”

Lucio Vitullo, poeta pescarese dalla grande sensibilità artistica nonché vincitore di numerosi premi e concorsi, racconta la sua esperienza e l’uscita del suo nuovo libro. Vitullo ha già pubblicato ben due raccolte di poesie, “Vent’anni” e il “Volo incerto del cuore”.

Lucio, com’è cominciata la tua carriera di poeta?
«È cominciato tutto circa 25 anni fa, sui banchi di scuola perché mi ero innamorato di una mia compagna di classe. Poi, però col tempo, la passione per la scrittura mi ha preso sempre di più, al punto che il foglio è diventato un po’ come un “amico” al quale confidavo tutti i miei segreti. Ogni volta che scrivevo qualcosa mi sentivo libero, come se mi fossi sfogato».

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Parliamo del tuo ultimo libro. Quando uscirà?
«Il mio ultimo libro si intitola “Alla solita luce” e uscirà ai primi di maggio».

Quali temi affronti in questa nuova opera?
«Il tema principale è l’amore verso la donna ma in questo libro ho inserito anche delle poesie che parlano di amicizia, temi legati alla natura e tratterò anche l’argomento della violenza sulla donna, un tema che purtroppo oggi è sempre ricorrente. Ci saranno anche delle poesie dedicate proprio alla scrittura stessa»

Quando un poeta scrive, deve soddisfare più se stesso o la gente che lo andrà a leggere?
«Per me la scrittura è un po’ come una valvola di sfogo per l’anima, un modo per poter dire ciò che non riusciresti a dire voce. Secondo me un’artista deve soddisfare soprattutto se stesso, deve riconoscersi in quello che fa, non si deve snaturare solo perché magari sa che poi piacerà di più alla gente, venderà più libri o prenderà più premi ai concorsi. Il poeta deve cercare di rimanere sempre se stesso e se poi si riesce ad arrivare anche al cuore della gente, tanto di guadagnato».

Che messaggio vuoi trasmettere alle persone che ti seguono e che consigli daresti a chi vuole diventare poeta?
«Il consiglio è quello di cercare di rimanere se stessi, di esprimere sempre le proprie emozioni, mentre il messaggio che vorrei lanciare è che non bisogna mai abbattersi, perché anche da un dispiacere si può trarre energia positiva. Vorrei anche consigliare di credere sempre nei propri sogni, di non stare con le mani in mano ad aspettare il colpo di fortuna ma muoversi, darsi da fare, perlomeno provare a realizzare i propri sogni».


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