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Il regista Lorenzo Berghella:«Vincere il Premio Siae è stata una gioia inaspettata»

Lorenzo Berghella, giovane grande talento pescarese della regia che ha vinto il premio Siae al Festival di Venezia con il suo film d’animazione intitolato Bangland, ci racconta della sua passione per il mestiere di regista, di sé e dei suoi progetti futuri.

Com’è nata la sua passione per la regia?
«Ho sempre avuto una passione per tutte le arti e per il cinema in particolare. La passione per la regia è nata vedendo i primi film di Peter Jackson e Sam Raimi e innamorandomi del loro modo di fare cinema totalmente artigianale».

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Com’è nata l’idea del film Bangland?
«L’idea di Bangland nasce dalla voglia di trattare tematiche attuali, ma allo stesso tempo universali, come guerra, terrorismo, politica e religione, filtrandole attraverso lo specchio deformato della satira».

Quanta gioia e soddisfazione ha provato nel vincere il Premio Siae al Festival di Venezia?
«Essere presente al Festival era già un premio di per sé, vincere il Premio Siae è stata una gioia totalmente inaspettata, soprattutto pensando che lo stesso premio è stato vinto l’anno precedente da un’importante produzione come Gomorra-La Serie».

Tre aggettivi per descrivere se stesso?
«Realista, anticonformista, outsider».

Quanto lavoro c’è dietro la creazione di un film di animazione?

«Il lavoro dietro un film d’animazione è enorme, forse più grande rispetto a quello di un film girato dal vero perché bisogna creare e dar vita ai personaggi e al mondo in cui si svolgono le loro vicende e bisogna ricostruire da zero il sonoro, dai doppiaggi fino agli effetti sonori, perché è solo con l’audio che si può umanizzare, e rendere di conseguenza credibile, personaggi e ambientazioni altrimenti di carta».

Consigli per chi vuole intraprendere la carriera di regista?

«Prima di tutto bisogna capire perché si vuole fare il regista, se per un capriccio dell’ego o perché davvero si sente la necessità di esprimere qualcosa: nel secondo caso, l’unico consiglio che posso dare è di avere pazienza e continuare a provare, approfittando del fatto che nell’era digitale è diventato più semplice fare cortometraggi e videoclip anche a bassissimo budget, finché qualcuno non si accorga di te e della tua opera. Naturalmente una grossa parte la fa la fortuna, se non avessi avuto la fortuna d’incontrare Alessandro e Cristiano Di Felice e Gianluca Arcopinto starei ancora disegnando fumetti che nessuno leggerà mai».

Progetti futuri?

«Sto lavorando al soggetto per un nuovo film. Sarà un noir surreale e sarà sempre realizzato con la tecnica dell’animazione».

Dove possiamo seguire gli aggiornamenti sui suoi prossimi progetti?

«Sulle pagine Facebook “Ròfilm Produzioni” e “Scuola di Cinema Ifa”».


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