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Aumento tasse aeroporti: Ryanair taglia Pescara, Alghero, 16 rotte e 600 posti

La compagnia irlandese non ha deciso di chiudere solo base presente nell’aeroporto d’Abruzzo di Pescara ma anche quella di Alghero sul totale di 15 presenti in Italia. Ha inoltre tagliato 16 rotte e 600 posti di lavoro. La conseguenza sarà una perdita di circa 800mila clienti.

A spiegare le ragioni della scelta è il direttore commerciale dell’aviolinea low cost irlandese, David O’Brien:

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«Dopo un anno da record per il turismo in Europa e un altro anno importante davanti il governo italiano ha deciso di darsi la zappa sui piedi aumentando le tasse sui passeggeri di circa il 40 per cento per gonfiare il Fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia. Quale compagnia aerea più grande in Italia, volando su 26 aeroporti e trasportando 27 milioni di clienti all’anno da e per l’Italia a Ryanair non è stata lasciata altra scelta se non quella di chiudere due delle sue 15 basi italiane (Alghero e Pescara) e spostare i suoi aeromobili, piloti ed equipaggi verso Paesi con costi più bassi per il turismo. Interromperemo anche tutti i nostri voli all’aeroporto di Crotone e saremo costretti a effettuare ulteriori tagli alle rotte sui nostri aeroporti regionali italiani. Questo aumento della tassa danneggerà seriamente il turismo italiano, particolarmente negli aeroporti regionali dove la Ryanair porta milioni di visitatori ogni anno, contribuendo all’economia locale per milioni di euro attraverso turisti che spendono molto, supportando migliaia di posti di lavoro».

La compagnia irlandese rivolge un appello al governo italiano affinché elimini questo «dannoso aumento della tassa», richiedendo un urgente incontro con l’esecutivo proprio per «salvare il turismo, il traffico e i posti di lavoro in Italia».