Il mercato criptovalutario è uno dei più imprevedibili in assoluto, anche perché la valuta digitale ha come caratteristica intrinseca un elevatissimo grado di volatilità. Ogni giorno le diverse crypto possono teoricamente essere protagoniste tanto di crescite esponenziali quanto di veri e propri picchi negativi. Ecco dunque spiegato come mai anche i trader più esperti siano quotidianamente interessati ai cosiddetti segnali di trading. Si tratta di previsioni finanziarie realizzate da esperti del settore, che prendono in esame l’andamento passato di un asset per dare indicazioni su quella che potrebbe essere la sua quotazione futura. Questa operazione riguarda anche le criptovalute.
La crescita dei crypto token infatti non intende arrestarsi, tanto che sono sempre più gli utenti che scelgono di investire nel mercato criptovalutario, guardando a quelle che sono le monete digitali migliori del momento, come Bitcoin ed Ethereum. A questo proposito, è possibile consultare la sezione “ethereum bitcoin” del portale Ethereum-news.it, che confronta le caratteristiche di entrambe le criptovalute e ne spiega il funzionamento.
Quello che c’è da sapere sulle criptovalute
Prime di entrare nel dettaglio di due specifiche criptovalute, è fondamentale spiegare innanzitutto cosa siano e come funzionino le valute digitali in generale. La dicitura “valuta digitale” aiuta a capire come le diverse crypto non esistano nel mondo fisico: ciò vuol dire che non vengono emesse da zecche o enti di sorta e che è dunque necessario ricorrere a canali telematici per comprarle, venderle o scambiarle. Allo stesso modo la dicitura “criptovaluta” aiuta a capire che Bitcoin e soci sono valute protette da crittografia: una tecnologia pensata per occultare messaggi o beni, a meno che non si disponga di una specifica chiave d’accesso.
La criptovaluta è dunque una valuta digitale nascosta, che, come già accennato in precedenza, è caratterizzata da una volatilità quasi senza pari nel mercato. Alla base di questi andamenti da montagne russe troviamo un sistema di attribuzione di valore davvero particolare: il prezzo delle criptovalute infatti non dipende da regole nazionali/internazionali, ma viene stabilito esclusivamente dal loro creatore. Ciò vuol dire che le varie crypto, spesso e volentieri, si limitano a obbedire alla legge della domanda e dell’offerta: se l’attenzione degli investitori resta alta, il loro valore continua a crescere indisturbato. Allo stesso modo, se l’interesse dei trader cala, il loro prezzo può letteralmente colare a picco.
Quale andamento per bitcoin ed ethereum
Bitcoin è senza ombra di dubbio la criptovaluta più famosa del mondo: è stato lanciato nel mercato nel 2009 da inventore anonimo e, nel giro di pochi mesi, ha fatto la fortuna di tutti i trader che ci credettero per primi. Dopo qualche anno di difficoltà, Bitcoin sembra avere intrapreso un percorso decisamente virtuoso: la sua quotazione, a partire dal novembre del 2020, non è praticamente mai scesa al di sotto del 30.000 dollari e nell’ultimo periodo questa crypto è riuscita a fare registrare una capitalizzazione da record da ben 3,1 miliardi di dollari sul Tether.
Gli investitori sono però particolarmente interessati anche ad Ethereum, che nei primi mesi del 2021 ha addirittura triplicato la propria quotazione sul mercato. Più che una valuta digitale in senso stretto, Ethereum è una sorta di rete che sfrutta la tecnologia blockchain e i sistemi peer-to-peer per consentire tante operazioni differenti: un luogo virtuale al cui interno è possibile depositare contratti intelligenti, ma anche sviluppare applicazioni. Tutte le operazioni di cui sopra vengono “alimentate” dal token proprietario di Ethereum, noto col nome di Ether. Un token che, tra l’altro, può anche venire inviato o ricevuto direttamente dai trader.