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Teatro, Grand Guignol all’italiana con Lunetta Savino l’11 e 12 gennaio

È Lunetta Savino la protagonista del prossimo appuntamento della 50esima stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica che la vedrà in scena domani, lunedì 11 e martedì 12 gennaio, in Grand Guignol all’italiana di Vittorio Franceschi.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo per la regia di Alessandro D’Alatri e vedra sul palco, insieme alla Savino, Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini, Andrea Lupo e con la voce di Paolo Bonolis. Le scene sono di Matteo Soltanto, i costumi di Giuseppina Maurizi, le musiche di Riccardo Eberspacher.

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Grand Guignol-Il giuramento

In scena scorrono le storie di un’innocente colf depressa, di un salumiere di successo, di una guida turistica ignorante con una moglie fedifraga e isterica, di un postino sensibilmente gay. Con un immancabile coup de theatre finale. Teatro a tinte forti, farsesco e macabro, dove scorrono in abbondanza grossolanità, cinismo, pathos, violenza, eros e storie di cronaca nera, il genere del “grand guignol” – appunto – che trae le sue origini nella letteratura popolare della Francia di fine Ottocento. Un teatro dagli effetti, talvolta, di involontaria e grottesca comicità. L’ideale per raccontare attraverso la satira l’Italia di oggi.

L’appuntamento con gli spettacoli è per domani, lunedì 11 gennaio alle ore 21 e per martedì 12 gennaio alle ore 17 al teatro Circus.

Questa la nota di regia di Alessandro D’Alatri:

Tra i miei passatempi preferiti c’è quello di frugare nei cassetti strapieni di Vittorio Franceschi. Riesce ogni volta a sorprendermi per la quantità e la qualità di progetti che ivi sonnecchiano. Ma la sorpresa più grande è che molti di loro sono ancora inediti o lo sono solamente per l’Italia. E’ così che qualche tempo fa mi ritrovai tra le mani “Grand Guignol all’italiana”. Un gioiello.
Chi conosce la drammaturgia di Franceschi sa bene quanto l’ironia sia un elemento costante del suo sguardo sulla vita. In questo caso direi che si è divertito a trasformarla in satira e la fa aleggiare nei due atti come un’aria entrata da uno spiffero che lentamente si trasforma in un vortice finale. Già dalla sua prima lettura il testo non lascia alcun dubbio alle interpretazioni: i personaggi, i loro comportamenti e linguaggi, il mondo che rappresentano e che portano sulla scena sono talmente chiari e divertenti che ci si ritrova, pagina dopo pagina, con il sorriso stampato sul volto. Ma al tempo stesso, proprio come in un Grand Guignol, il testo è una feroce condanna dell’egoismo e del perbenismo. Vittorio direi che ha preso in prestito il Grand Guignol e lo ha rivestito con i sapori della tradizione teatrale italiana. Dalla commedia dell’arte in poi.
Qualcuno una volta mi disse che quando c’è un titolo chiaro e un buon cast il lavoro è già fatto per metà. Cominciai a riflettere sul cast. Una riflessione durata poco. Il personaggio di Esterina, la protagonista cui ruotano intorno gli altri quattro personaggi, mi apparve subito con una fisionomia chiara, quella di una straordinaria attrice con cui da tempo sognavo poter lavorare: Lunetta Savino. E’ con lei che ho costruito la delicata ironia e il feroce candore del suo personaggio per divertirmi e far divertire tutti voi.

Il prossimo appuntamento al teatro Circus è previsto il 28 (ore 21) e il 29 gennaio (ore 17) con “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello con Giuliana De Sio.