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Saturnino “Testa di basso” a Pescara, il bassista di Jovanotti si racconta

Testa di basso“. Questo il titolo del libro di Saturnino Celani, che lo stesso autore e bassista di Jovanotti ha presentato oggi, mercoledì 22 luglio, alle ore 12 alla Feltrinelli, poche ore prima del concerto di stasera. Il volume è stato scritto con il giornalista Massimo Poggini ed edito da Salani Editore.

Saturnino, le piace Pescara?
«Mi piace moltissimo…L’ho frequentata sin dalla tenera età, perché venivo spesso qui con mio padre. Ho anche amici e parenti a Pescara, però non ho mai avuto occasione di visitarla gran che, solo di passaggio. Ricordo che ci sono degli ottimi ristoranti di pesce».

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Di che cosa tratta il suo libro?
«Il libro, come dice il sottotitolo, all’inizio doveva essere un’autobiografia destrutturata ma in realtà mi sembrava un po’ troppo tecnico, così ho preferito scrivere “Le meravigliose avventure di Saturnino Celani“, ispirato alle meravigliose avventure di Saturnino Farandola, perché meravigliose sono le avventure che ho avuto modo di vivere come co-protagonista e protagonista, nel corso di questi anni che fino ad oggi sono stati fantastici».

A che tipo di pubblico si rivolge il testo?
«In realtà, si tratta di un libro fatto per tutti i lettori. Il basso è uno strumento, che ti aiuta ad estendere quello che è il tuo pensiero, quindi, magari se non avessi suonato il basso sarei diventato batterista piuttosto che chitarrista. Questo volume è molto adatto a chi sceglie di trasformare la propria passione in una “passione remunerata”;  è un libro che trova degli evangelizzatori naturali, infatti sta andando bene perché ci sono delle persone che lo leggono e lo consigliano ad altri».

Cosa mi dice del suo rapporto con Lorenzo Jovanotti?
«Se si legge il libro, ci si renderà conto che è un rapporto nato proprio su delle basi solide, sulla comune passione per la musica».

Qualche anticipazione sullo spettacolo di stasera?
«È uno spettacolo giunto all’ottava data, quindi è stato già ampiamente visto da un numero di persone che credo sia il più alto nella storia di Lorenzo, che di riflesso è anche la mia. L’anticipazione è che ci sono moltissime persone che hanno rivisto tre o quattro volte lo stesso show e ne escono ogni volta più felici, il che significa che c’è qualcosa che va al di là della semplice performance».

Un messaggio per i lettori di PescaraPost?
«Direi di non leggere necessariamente il libro dall’inizio, perché si può rimanere colpiti da un capitolo partendo anche da pagina 59».