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Cultura, ma quanto mi costi? Il mercato editoriale fra buone iniziative e prezzo dei libri in aumento

Verrebbe proprio da chiedersi: cultura, ma quanto mi costi? Oggi i mercati editoriali stanno attraversando un momento di profonda rivoluzione, dovuto da un lato alla crisi delle case editrici e dei giornali cartacei, e dall’altro alla digitalizzazione dei processi, che ha portato alla diffusione sempre più massiccia degli e-book. Ed il libro classico, di questi tempi, diventa sempre più spesso un animale da proteggere, in via d’estinzione, che trova sempre meno persone pronto ad accoglierlo, a sfogliarne le pagine e a dargli riparo. A parte il tempo, che purtroppo è diventato merce rara, oggi mancano anche i soldi: le case editrici, per far fronte ai minori acquisti, hanno anche adottato delle politiche di prezzo al rialzo. Fortunatamente, esistono anche iniziative lodevoli.

Libri gratis: l’iniziativa per le zone terremotate

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La cultura, giusto per dare una risposta all’interrogativo iniziale, non dovrebbe avere prezzo: il che significa che ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di farla sua, gratuitamente. Questo è quanto sta succedendo nelle zone afflitte da terremoto: l’associazione italiana editori, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha deciso di regalare i libri di testo scolastici ai ragazzi de L’Aquila e di altri centri terremotati come Amatrice, per i prossimi due anni accademici. Un’iniziativa che da un lato sottolinea l’importanza della cultura, ma che dall’altro contrappone gesti caritatevoli a logiche di mercato tutt’altro che degne di lode o di menzione.

Mercato editoriale: aumenta il prezzo dei libri

La crisi economica ed il cambio di abitudini dei lettori, sempre meno “forti”, ha spinto le case editrici a controbilanciare il crollo delle vendite con una politica di aumento dei prezzi: cosa che ha ovviamente danneggiato i pochi italiani ancora affezionati al vecchio, caro libro. Secondo i dati GFK, questa logica ha portato a circa 1 milione di libri mancanti all’appello delle vendite, ma di contro sono aumentati i soldi guadagnati dagli editori (circa 2,5 milioni di euro): la strategia ha economicamente pagato, ma la cultura, dove la mettiamo? Esistono comunque delle possibilità che permettono di risparmiare sui libri, come ad esempio frequentare i mercatini dell’usato per trovare dei libri quasi nuovi a prezzi bassissimi, oppure fidelizzarsi presso un punto vendita come la libreria Coop, che propone sempre sconti speciali per i soci che hanno la tessera e che rendono così nuovamente accessibili i prezzi dei libri, soprattutto per chi ne compra una certa quantità.

Leggere un libro digitale: quanto vale l’e-book?

La rivoluzione del digitale, come giù anticipato, ha visto la nascita dei libri elettronici, noti anche come e-book. Basta dunque un mucchio di pixel e di bit per andare incontro alla fame di libri e di cultura dei lettori? Non proprio. Detto che questo formato ha ovviamente i suoi vantaggi – soprattutto in termini di portabilità e di capienza dei device hi-tech – va poi aggiunto che tenere un mano un tablet o un e-reader non è esattamente la stessa cosa che tenere in mano un buon libro. Soprattutto perché viene a mancare il contatto fisico con le pagine, l’odore dell’inchiostro stampato, la sensazione di avere fra le mani un pezzo di cultura e di storia che nessuno potrà mai distruggere. Un e-book, purtroppo, non ha nulla di tutto questo.