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Alunni scuola primaria Saline Montesilvano e maestri Poracciolo e Pavone: una canzone sull’indifferenza

Simone Pavone e gli alunni della scuola primaria Saline di Montesilvano scrivono una canzone sull’indifferenza. “Il peso dell’indifferenza”, questo il titolo del brano scritto dagli alunni della quinta della scuola Saline di Montesilvano dell’istituto comprensivo G. Rodari.

La canzone nasce dal lavoro sviluppato dai giovanissimi studenti in classe insieme alla maestra Stefania Poracciolo, che ne ripercorre anche le fasi della realizzazione:

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“La prima fase è stata dedicata alla realizzazione del brainstorming, ogni alunno ha prodotto un elaborato che raccontasse una personale esperienza relativa all’indifferenza verso qualcosa o qualcuno dopo aver dedicato molto spazio agli approfondimenti legati al Giorno della Memoria e alle testimonianze di Liliana Segre.
Il testo è stato presentato al Concorso nazionale “Voltati, Janine vive” organizzato dall’Associazione “Rondine Cittadella della Pace” per la conclusione delle testimonianze pubbliche della senatrice a vita. Tra le varie finalità del concorso c’è il desiderio di consegnare ai giovani che rifiutano l’indifferenza, la violenza e la guerra, il proprio patrimonio morale.
In molti hanno ammesso di essere rimasti indifferenti davanti a ingiustizie subite da un compagno (spesso in ambito sportivo) e di aver provato emozioni negative unite a un senso di tristezza e smarrimento.
Alcuni invece hanno raccontato il loro “atto di coraggio” con il quale sono riusciti ad aiutare un loro amico o conoscente (difenderlo davanti alle offese di un gruppo, legate spesso all’aspetto fisico).
Abbiamo riflettuto sul valore dell’amicizia e del rispetto, del bisogno di sentirsi capiti e di quanto sia giusto esporsi per aiutare chi è in difficoltà.
Per citare alcuni versi, abbiamo riflettuto sull’importanza della “felicità celle piccole azioni”.
Nella seconda fase molti pensieri hanno trovato ordine nella poesia che ogni bambino ha provato a scrivere.
Abbiamo poi stabilito un titolo che racchiudesse tutte le nostre riflessioni, “Il peso dell’indifferenza” e, unendo versi e parole, i dubbi, le opinioni e le paure hanno preso forma in un’unica poesia dando vita a questo emozionante lavoro di gruppo. Poi il testo è stato proposto al maestro Pavone che ne ha realizzato la musica e l’arrangiamento”.

Queste le parole del maestro Simone Pavone:

“La produzione di brani inediti con le parole degli alunni è uno strumento didattico che uso molto spesso nei progetti musicali all’interno delle scuole, è un modo per far esprimere i ragazzi in prima persona facendoli sentire protagonisti. E chi si sente protagonista di una bella storia difficilmente percorrerà strade sbagliate. La musica del brano è venuta in poco tempo, il testo aveva già una forma ed un a metrica. L’arrangiamento è di natura pop-rock, mi sembrava il linguaggio più adatto per dare risalto a frasi dure in alcuni versi e ricche di speranza in altri.”

Nell’Istituto “Rodari” lo facciamo già da un po’, con le classi di Cappelle abbiamo pubblicato vari inediti legati a diverse tematiche e progetti, così come con la scuola dell’infanzia. Due anni fa con la classe 5^ della maestra D’Anteo abbiamo realizzato il brano “La musica per me” presentato nella consiliare del comune. È ormai una prerogativa dell’Istituto stesso, nonché un efficacissimo strumento di inclusione. Aspetto a cui il Preside Adriano Forcella tiene molto.”

Gli alunni che hanno preso parte all’iniziativa:

  • Accorsi Cristiano
  • Ardente Giorgia
  • Bargiglione Benedetta
  • Borraccino Jacopo
  • Ciampone Samuel
  • Di Battista Gloria
  • Di Carlo Chiara
  • Di Tullio Alessandro
  • Mappo Andrea
  • Mastrolonardo Siria
  • Masucci Federica
  • Orlando Andrea
  • Passeri Giorgia
  • Pisciella Francesca
  • Quaranta Elisa
  • Schiavone Francesco
  • Spada Aurora
  • Spada Greta
  • Stortini Diego
  • Tontodimamma Matteo Rocco
  • Travaglini Mattia

Di seguito il testo del brano:

IL PESO DELL’INDIFFERENZA

Ho molte cose da dirti ma non dico niente,

son triste e mi sento solo anche fra la gente.

In fondo al mio cuore ho questa intenzione:

con amore vorrei aiutare tutte le persone.

Perché ogni mia scelta è senza coraggio?

La voce che sento dentro di me è come un raggio,

mi ripete che non esiste azione senza conseguenza

e ho voglia di dire qualcosa, ma oppongo resistenza.

Tu, indifferenza,

che crei ferite e sofferenza,

non provi vergogna alcuna?

Ogni volta lasci il pentimento sulla pelle che ci accomuna.

non provi vergogna alcuna?

RIT. * Con gli occhi vorrei vedere

le persone libere di dire il loro parere, il loro parere.

L’importante è volersi bene

e amarci, in fondo, sai, in fondo ci conviene.

Spero che la vita sia un bel viaggio,

bisogna avere tanto coraggio,

non far vincere mai la paura

ma ascoltare la propria anima pura.

Vorrei non restare in silenzio, piuttosto gridare, GRIDARE, GRIDARE

perché l’amicizia è il rispetto che si vuole regalare.

Con le mani in alto per prepararci a questo assalto

la mia dignità metterò in risalto.

Infine capisci che il tuo viaggio è finito,

non proprio come lo avevi definito, non proprio come…

tra tutte queste distrazioni

hai dimenticato la felicità nelle piccole azioni, nelle piccole azioni.

Con le mie ferite aperte

provo ancora vergogna sotto le coperte,

il tuo silenzio nella mente respiro,

buio e profondo come un forte capogiro.

RIT. *