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Spoltore, tentata estorsione con minacce e bombe davanti casa

Avrebbe tentato un’estorsione di denaro minacciando ripetutamente un uomo con lettere minatorie anonime e con l’esplosione di un ordigno rudimentale nei pressi dell’abitazione della vittima.
Questi gli episodi avvenuti a Spoltore e che hanno portato all’esecuzione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima da parte di un 60enne di Tollo.

L’ordinanza, emessa dal Tribunale di Pescara, è stata notificata da parte dei carabinieri della locale Stazione, in seguito a indagini partite nell’estate scorsa.
Ad agosto, infatti, un piccolo ordigno era esploso all’interno di un cassonetto dei rifiuti proprio a Spoltore e, in base a quanto appurato, la deflagrazione altro non sarebbe stato che un tentativo di intimidazione ai danni di un pensionato residente nella zona.

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I carabinieri avrebbero inoltre scoperto che la vittima, nel corso del tempo, avrebbe ricevuto minacce verbali tramite Sms e lettere anonime.
Queste ultime sarebbero state effettuate dal 60enne a carico del quale è scattata la misura cautelare, il quale avrebbe avanzato una richiesta di 35mila euro alla vittima per un presunto debito dovuto a prestazioni lavorative.

In seguito al rifiuto da parte del pensionato di corrispondere la somma richiesta, l’uomo avrebbe iniziato con le minacce e gli atti intimidatori descritti.
In seguito a una perquisizione nell’abitazione del presunto estorsore, i carabinieri hanno rinvenuto il normografo usato per scrivere le lettere minatorie, un piccolo ordigno esplosivo identico a quello utilizzato per l’attentato e un libro contenente frasi identiche a quelle scritte sulle lettere di minaccia.
Le indagini dei militari proseguono alla ricerca di eventuali complici del 60enne al quale è stato imposto il divieto di avvicinamento.