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Problemi di udito, presentanzione di “Nonno ascoltami” e “#dica 33” l’1 marzo

Saranno presentate martedì 1 marzo a Roma nella sede del Ministero della Salute, all’auditorium Cosimo Piccinno l’edizione 2016 di “Nonno ascoltami” e la campagna #dica33, ideata per il sostegno della Giornata Mondiale dell’Udito.

L’Associazione Nonno Ascoltami ogni anno organizza il più grande evento di screening dell’udito sul territorio nazionale, coinvolgendo 7 regioni e più di 20 piazze italiane.

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Alla presentazione romana interverranno Pietro Malara, della direzione generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Federica Chiavaroli, sottosegretario al Ministero della Giustizia, un delegato dell’Oms, i medici del Comitato scientifico e i rappresentanti dell’Associazione Nonno Ascoltami.

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«Abbiamo utilizzato un uovo a simboleggiare la nostra campagna», spiega Mauro Menzietti, ideatore dell’iniziativa e fondatore di Nonno Ascoltami, «come simbolo della fragilità del corpo umano e per evidenziare l’importanza della prevenzione. L’uovo è l’icona delle campagne dell’Oms e noi, grazie al sostegno del Ministero della Salute, vogliamo contribuire a rilanciare questo messaggio. Il 3 marzo di ogni anno la Giornata Mondiale dell’Udito accende i riflettori sul ruolo della prevenzione e dell’educazione sanitaria nella riduzione delle ipoacusie e il nostro impegno è quello di rilanciare con forza questo messaggio».

Ogni giorno in Italia 30 persone scoprono di avere un disturbo uditivo, un problema che coinvolge due persone su tre oltre i 65 anni. Tradotta in cifre, l’ipoacusia colpisce circa 360 milioni di persone nel mondo, 8 milioni solo in Italia. E se la perdita riguarda soprattutto le persone anziane, anche i più giovani non devono sottovalutare il rischio, causato soprattutto da comportamenti scorretti. Non a caso, da tempo l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato un vero e proprio allarme, ricordando che l’udito è una facoltà preziosa che impatta sullo sviluppo educazionale, professionale e sociale.

Contro quella che sta assumendo le dimensioni di una piaga sociale, l’arma vincente è la prevenzione: un gesto semplicissimo, un controllo veloce, per scoprire precocemente una patologia nella maggior parte dei casi risolvibile.