Liberati e ripuliti alcuni locali in disuso nei quali vivevano accampate diverse persone senza fissa dimora.
Questo il bilancio di uno sgombero effettuato oggi, mercoledì 23 settembre, in via Tiburtina a Pescara.
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A intervenire sono stati i servizi di Sicurezza Urbana, Degrado e Polizia Ambientale, di concerto con il Servizio Strade e Mobilità della polizia municipale che, oltre a eseguire lo sgombero, hanno anche ripristinato le condizioni igienico sanitarie della struttura, che oltre a ospitare senzatetto era anche frequentato da spacciatori e prostitute della zona.
Sei, in totale, le persone sgomberate di diverse nazionalità: italiani, tunisini e bulgari. Vivevano con materassi e suppellettili al seguito che sono stati rimossi dagli operatori di Attiva Spa dopo che la polizia municipale ha proceduto all’identificazione. Una volta sgomberata, la zona è stata ripulita e si è provveduto anche a chiudere le parti vulnerabili, in modo da non poter essere nuovamente frequentata.
«Siamo già al lavoro per evitare che i siti industriali in disuso si trasformino in alberghi della disperazione», dice l’assessore Giacomo Cuzzi, «che fra le sue deleghe si occupa proprio di recupero delle periferie e riutilizzo di siti industriali – E’ importante che i siti industriali dismessi o non completati vengano monitorati e recuperati, specie se si trovano in zone che hanno molta rilevanza sotto il punto di vista strategico, economico e commerciale, come accade per la Tiburtina.
