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Taglio dei pini in viale Regina Margherita, il Tar dà ragione al Comune

Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del Comune e di fatto dà il via libera al taglio di alcuni dei pini secolari presenti in viale Regina Margherita che qualche settimana fa era stato bloccato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici in seguito alle proteste di cittadini e associazioni.

«In merito alla riqualificazione di viale Regina Margherita», fa sapere l’amministrazione comunale, «e alle conseguenti azioni di messa in sicurezza delle alberature, con l’ordinanza di venerdì 22 aprile 2016, i giudici amministrativi hanno legittimato l’intento del Comune di Pescara ad agire a tutela della pubblica incolumità, circa la decisione di intervenire su 19 delle 240 alberature della via (ovvero il 7 per cento) ritenute pericolose e a rischio caduta da una relazione tecnica. Il Tar ha oggi, dunque, certificato la correttezza della procedura amministrativa eseguita dal Comune e questo non può che farci piacere. Altra cosa, invece, è stata la mancanza di condivisione dell’intervento, per la quale il sindaco stesso si è già scusato con la cittadinanza. Proprio per questo, nei giorni scorsi abbiamo aperto un tavolo di confronto con le associazioni ambientaliste, un tavolo che ha dato ottimi risultati sul piano della partecipazione attiva. Il proficuo dialogo con le associazioni ambientaliste, rappresentato da un tavolo permanente e integrato, che per noi rappresenta un percorso di valorizzazione e confronto sulle tematiche ambientali che vogliamo proseguire per le azioni future, porterà anche alla stesura partecipata del piano regolatore del verde».

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«Alessandrini non tocchi quei pini!», afferma il consigliere comunale Carlo Masci, «il Tar, con la sua ordinanza, ha detto soltanto “il sindaco può tagliare i pini che costituiscono pericolo immediato perché stanno crollando”. Non ha detto “taglia tutti i pini che la perizia ha detto essere malati”. C’è una bella differenza! Da un punto di vista politico i cittadini sono scesi in piazza per difendere un patrimonio storico che Alessandrini e Del Vecchio, con grande superficialità, volevano azzerare tenendo tutti all’oscuro. È stata costituita una commissione che ha accertato che molti di quei pini, definiti dalla perizia comunale pericolosi, possono essere curati. Il Comune segua quella strada, salvi quei pini, altrimenti torneremo per strada a difendere Pescara dai nuovi barbari!».