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Palazzo di via Caboto, Provincia: «Risolti i problemi che attanagliavano gli inquilini»

Numerose e diffuse infiltrazioni provenienti dal terrazzo di copertura, all’interno degli appartamenti, con anche il distacco degli intonaci dei balconi e a compravendita delle abitazioni da parte degli inquilini, che, in base al regolamento delle alienazioni immobiliari, hanno il diritto di prelazione per l’acquisto.

Questi i due gravi problemi con i quali avevano a che fare gli inquilini del palazzo di via Caboto di proprietà della Provincia di Pescara.

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Lo scorso 18 marzo, a seguito di un sopralluogo, il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, insieme alla dirigente Nicoletta Bucco e al responsabile del settore Patrimonio Mario Lattanzio, ha incontrato in Provincia una delegazione degli inquilini dello stabile, 9 appartamenti in totale, di cui 3 di proprietà di privati.

Ieri, Di Marco ha convocato gli inquilini (in rappresentanza erano presenti gli eredi della famiglia Paloscia e i signori Mario Febo, Deolo Prosperi e Nevio Taraborrelli), per comunicare loro buone notizie circa l’esito delle istanze che gli sono state sottoposte.

Questo il commento del presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco:

«Due gravi incognite, che hanno attanagliato per anni gli affittuari del palazzo di via Caboto e che oggi posso dire con orgoglio di essere riuscito, insieme alla dirigente Bucco e al consigliere con delega al patrimonio Gianni Teodoro, a superare. Con un finanziamento pari a circa 30mila euro, abbiamo, infatti, promosso dei lavori per eliminare le criticità segnalate e entro 10 giorni il cantiere sarà chiuso e agli inquilini sarà restituito uno stabile completamente ristrutturato. Per quanto riguarda, invece, il secondo aspetto legato alla compravendita, ho già dato mandato agli uffici di approfondire le procedure che hanno portato, nel lontano 1953, alla vendita di 3 dei 9 appartamenti e, allo stesso tempo, di valutare l’effettivo valore dei beni da porre in vendita e se è possibile riconoscere agli affittuari le spese sostenute negli anni per i lavori di miglioramento funzionale delle abitazioni».