Il fiume Saline potrebbe essere una bomba pronta ad esplodere nelle mani della città, e del sindaco.
Questa la chiara denuncia del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Manuel Anelli che ritiene come il corso d’acqua sia un’emergenza sanitaria per la nostra città sia a livello biologico che a livello strutturale. Come documentano le foto, il corso d’acqua è invaso da una buona quantità di detriti di vario tipo. Questo materiale ha formato una sorta di tappo, o diga naturale, al di sotto del ponte di collegamento tra Città Sant’Angelo e Montesilvano, sulla Nazionale Adriatica.
Questo il punto di vista di Anelli:
«È assolutamente necessario e urgente rimuovere al più presto tale possibile situazione di pericolo, al fine di salvaguardare la popolazione ed il nostro territorio. Per amministrare bisogna conoscere il territorio, e per conoscerlo bisogna girare in città a valutare quali sono le problematiche. Un sindaco, o un’amministrazione comunale, che non vive la propria città, facendosi risucchiare dal palazzo comunale, sono inutili. L’amministrazione comunale avrebbe potuto, in vista della stagione balneare di Montesilvano: bloccare l’accesso viario, vietare assolutamente la pesca, verificare l’efficienza del depuratore, chiudere gli scarichi non a norma, vigilare lungo il fiume con le forze dell’ordine comunali e provinciali».
Anelli ricorda inoltre come il 21 febbraio 2015, a seguito di una nota della Asl di Pescara che certificava la presenza di pericolosi batteri nelle acque fluviali sulla base di analisi eseguire dall’Arta, il sindaco Maragno firmò un’ordinanza di divieto assoluto di pesca ed utilizzo, a scopo irriguo delle acque del fiume. Dai campioni in mano all’Asl emerse la presenza di salmonella.