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Inseguimento a Pescara, su auto rubata tenta di investire i carabinieri e poi li aggredisce

Inseguimento per le strade di Pescara nella notte tra sabato 27 e domenica 28 gennaio tra un fuggitivo a bordo di un’auto rubata, e i carabinieri.
L’episodio è avvenuto nel cuore della notte appena trascorsa e ha avuto come protagonista A.M., 39enne residente a Chieti già noto alle autorità, il quale è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e false attestazioni a pubblico ufficiale sulla identità, reati per i quali è stato beccato in flagranza.

Tutto ha avuto inizio quando il 39enne è stato sorpreso dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara in via Tiburtina alla guida di un’auto risultata rubata.

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L’uomo, alla vista dei militari si è dato alla fuga a forte velocità a bordo del mezzo per tentare di seminare i carabinieri e far perdere le proprie tracce.
I militari si sono però immediatamente messi all’inseguimento del fuggitivo, il quale è stato inizialmente raggiunto e bloccato in viale d’Annunzio.

Con una pericolosa manovra, però, il 39enne ha tentato di investire uno dei carabinieri per guadagnarsi nuovamente una via di fuga.
Giunto in viale Vittoria Colonna (traversa di viale Gabriele d’Annunzio), il fuggitivo ha abbandonato l’auto per proseguire a piedi.

L’uomo è stato però nuovamente raggiunto dai carabinieri.
Con non poche difficoltà, e dopo una colluttazione avuta con i militari, è stato bloccato e arrestato.

Il 39enne, sprovvisto di documenti, avrebbe inoltre fornito false dichiarazioni sulla propria identità ma i carabinieri, grazie ad apposito controllo tramite sistema AFIS, sono riusciti a risalire all’esatta identità dell’uomo, il quale è stato trattenuto nella camera di sicurezza del Comando Provinciale in attesa del rito per direttissima di lunedì mattina.