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Casa d’Annunzio imbrattata dai writers, la denuncia dell’Archeoclub [FOTO]

Casa d’Annunzio, nella zona di Pescara Vecchia in corso Manthonè imbrattata e lasciata nel degrado. Questa la denuncia che proviene da Giulio De Collibus dell’Archeoclub a meno di 2 mesi dall’arrivo a Pescara di migliaia di bersaglieri per il raduno nazionale.

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casa d'annunzio imbrattata e nel degrado (1)

«È facilmente prevedibile», scrive De Collibus in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Pescara Marco Alessandrini, «che molti di essi si recheranno a visitare la casa natale di Gabriele d’Annunzio che, fra i tanti titoli e riconoscimenti, ha ricevuto anche quello di bersagliere onorario.
Come cittadino la cosa mi preoccupa molto per la brutta figura che faremo in considerazione del grave stato di degrado nel quale versa il nostro piccolo centro storico».

L’Archeoclub chiede anche un immediato intervento con la direzione del Polo Museale del Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e turismo) affinché possa intervenire per ripulire le facciate della casa dalle scritte e dai disegni dei writers.

«È inutile che io le ricordi», aggiunge De Collibus nella missiva, «che la nostra associazione da anni, sia alla sua amministrazione, sia a quella che l’ha preceduta, ha sottoposto invano un piano di azione e prevenzione contro questo fenomeno di degrado urbano. Mi auguro altresì che, almeno in quei giorni, in piazza Garibaldi, per anni abbandonata nelle mani degli skateboards, indecorosamente accampati sul monumento ai caduti di Andrea Cascella (fenomeno, questo, che credo sia stato tollerato solo a Pescara) e che l’hanno resa invivibile con il frastuono dei loro attrezzi, danneggiandone anche il selciato e l’arredo, venga tutelata».

Nella zona, da qualche tempo, è stato affisso un cartello indicante una serie di divieti che nessuno, però, fa rispettare e il cui testo,vieta l”arrampicarsi” sul monumento, ma non accamparvisi, sdraiarvisi. «La minacciata sanzione di 50 euro», conclude De Collibus, «risulterebbe assolutamente inutile. È inoltre improbabile che la stele possa divenire oggetto di scalata alpina».