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Nuovo Dpcm, vertice col Governo: i dettagli e la posizione Abruzzo del presidente Marsilio

Nuovo Dpcm, vertice col Governo: i dettagli e la posizione dell’Abruzzo del presidente Marsilio.
Nella giornata di oggi, lunedì 11 gennaio, si è tenuto un nuovo incontro che ha visto coinvolti, oltre al Governo, anche i rappresentanti Regioni, Province e Comuni. Al centro del vertice, le misure che verranno adottate nel prossimo Decreto per contrastare la diffusione del Covid 19 (nel frattempo da oggi l’Abruzzo è tornato in zona gialla, con riapertura delle scuole, leggi i dettagli su QUESTO LINK. Per le risposte alle domande frequenti sugli spostamenti fino al 15 gennaio clicca su QUESTO LINK).

Al termine dell’incontro la Regione Abruzzo ha diffuso una nota nella quale sono stati forniti alcuni dettagli sulle possibili misure, e la posizione dell’Abruzzo spiegata dal governatore Marco Marsilio.
Ecco le parole del presidente della Regione, Marco Marsilio, sulla posizione dell’Abruzzo espressa nel vertice col Governo sul nuovo Dpcm, riportate dalla Regione Abruzzo:

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“Le modifiche che il Governo propone per restringere i criteri e rendere più ‘facile’ l’accesso alla zona arancione o rossa, prevedendo l’arrivo di una terza ondata già molto presente in gran parte dell’Europa, hanno un senso se si basano su criteri oggettivi e misurabili, e come tali comprensibili e intellegibili anche ai cittadini comuni. Tra questi criteri, non c’è dubbio che il tasso di occupazione dei posti letto sia quello meno manipolabile e di più chiara comprensione.
Soprattutto, le restrizioni sono sostenibili e possono essere accettate da famiglie e imprese già duramente provate, se i ristori e gli indennizzi saranno parallelamente congrui, veloci, adeguati. Ci sono categorie ormai al limite della capacità di resistere. Senza nuovi e più consistenti iniezioni di contante non potranno reggere ulteriormente l’urto. Una nuova ‘stretta’ sul settore della somministrazione e ristorazione non può ad esempio essere sostenuta senza nuovi interventi, anche sul resto della filiera (fornitori, distributori…) e non solo sugli esercenti. Analogo discorso vale per il settore del turismo, in questo periodo in particolare per quello legato alla neve. La proposta del Governo di rinviare l’apertura a dopo il 18 gennaio significa per molte stazioni (e per il loro indotto) la definitiva rinuncia all’intera stagione.
Nelle misure da confermare o rivedere con il prossimo DPCM, ho chiesto di non prorogare la misura di applicare la fascia arancione nei fine settimana per tutti, lasciando a ogni regione le misure relative alla rispettiva fascia di appartenenza”.