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Sulla A14 col “trucco” della calamita, camionista scoperto da polizia: multa e denuncia

Avrebbe viaggiato sulla A14 con il “trucco” della calamita sul cronotachigrafo: questa la scoperta fatta dalla polizia in autostrada e per la quale è finito nei guai un camionista.
Il protagonista della vicenda, un autotrasportatore della Basilicata, è stato infatti sorpreso dagli agenti della Polstrada di Chieti ieri, martedì 22 ottobre.

Durante uno dei servizi disposti dal comandante Polichetti relativi al settore del trasporto professionale di merci, gli uomini della polizia stradale di Chieti, nella serata di martedì, hanno intimato l’Alt a un camionista che stava viaggiando in direzione sud.
Gli agenti si sarebbero accorti dell’eccessivo stato di stanchezza del camionista e di un notevole stato di agitazione, avviando controlli sul cronotachigrafo installato sul mezzo, e che permette di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo imposti dalla legge per chi esercita il trasporto professionale.

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Nonostante il mezzo fosse in movimento al momento dell’intervento della polizia, il veicolo (stando a quanto riportato dal cronotachigrafo) sarebbe risultato a riposo.
I controlli immediatamente scattati avrebbero permesso agli agenti di rinvenire un grosso magnete posizionato sul sensore del tachigrafo.

La calamita in questione, stando a quanto riferito dalla Polstrada, avrebbe consentito “al conducente di poter guidare per ore e ore risultando sempre a riposo e ingannando eventuali controlli, mettendo a serio pericolo la propria incolumità ma anche quella degli altri utenti della strada”.
Alla luce delle scoperte fatte, al camionista è stata comminata una multa di circa 2 mila euro e la sospensione della patente di guida fino a 3 mesi.
L’uomo è stato inoltre denunciato all’Autorità Giudiziaria per la “rimozione e omissione dolosa di cautela contro gli infortuni sul lavoro”.

Nei giorni scorsi, inoltre, un altro camionista era stato sanzionato dagli agenti della polizia stradale per aver guidato per quasi 15 ore consecutive con sole 5 ore di riposo (quando la normativa consente di guidare al massimo 9 ore al giorno e fare un riposo di 11 ore).
Come specificato dalla Polstrada di Chieti:

Da inizio anno oltre 800 sono le infrazioni contestate, dove spiccano tra le altre il mancato rispetto della normativa comunitaria in materia di tempi di guida e di riposo, alterazione e/o manomissione del tachigrafo, irregolarità o mancanza della documentazione di viaggio.
Tali controlli mirano a garantire, non solo la sicurezza stradale, per far si che i conducenti professionali, costretti a stare ore e ore al volante, nelle migliori condizioni psico- fisiche possibili, ma perseguono anche l’obiettivo di garantire una leale concorrenza tra le imprese che effettuano trasporto su strada di merci, e quindi tutelano chi le regole le rispetta.