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Asilo Sambuceto, i genitori dei bambini: «Gli aumenti non siano troppo gravosi per le famiglie»

Comprensione per la difficile situazione dell’asilo ma allo stesso tempo richiesta di partecipare attivamente alle eventuali decisioni, affinché gli aumenti non risultino troppo gravosi per le famiglie: questa, in estrema sintesi, la posizione dei genitori dei bambini in riferimento all’asilo comunale di Sambuceto.
Negli ultimi giorni, infatti, si è costituito un apposito comitato che riunisce la maggior parte dei genitori dei bimbi che stanno per iniziare le attività all’asilo nido “Arcobaleno” in via Ciafarda.

Il 26 agosto scorso i genitori sono stati convocati per una riunione alla quale hanno preso parte alcuni esponenti dell’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino, oltre alla direttrice dell’asilo.
Durante l’appuntamento è stata paventata la possibilità di introdurre degli aumenti sulla retta mensile a partire da gennaio 2017, con dei relativi cambi delle fasce di reddito.

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Possibili aumenti che, stando a quanto sostenuto dai genitori dei bambini, andrebbero a modificare (al rialzo) le attuali tariffe, con incrementi da 70-80 euro a oltre 200 euro al mese per ogni bimbo frequentante rispetto allo scorso anno.
La decisione di rivedere le rette mensili al rialzo sarebbe dettata dalla necessità di far fronte alla situazione dell’asilo, che secondo le stime riferite dall’amministrazione durante l’incontro del 26 agosto, sarebbe in perdita di oltre 300mila euro.

Nel successivo incontro, tenutosi lunedì (29 agosto), al quale hanno presenziato gli insegnanti della struttura, l’ipotesi degli aumenti è stata ribadita, con l’idea di rimodularli in base agli Isee pervenuti da parte delle famiglie dei bambini.
In tale contesto si inserisce quindi la formazione del comitato dei genitori, ossia di coloro i quali sarebbero direttamente interessati dalle nuove tariffe.

Il comitato, comprendendo la situazione attuale dell’asilo, si è detto pienamente disponibile a una eventuale rimodulazione al rialzo delle rette mensili, ma ha allo stesso tempo avanzato delle richieste affinché il tutto non risulti troppo gravoso per le famiglie dei bambini.
Per questo motivo, una delle richieste avanzate sarebbe quella di poter partecipare, con 2 rappresentanti, alle riunioni nelle quali verranno decisi gli eventuali aumenti.

L’obiettivo dei genitori è infatti quello di difendere un servizio comunque pubblico importante per la cittadinanza, che altrimenti sarebbe costretta a rivolgersi a un privato.
Il comitato ribadisce inoltre che con tali aumenti si rischia di perdere iscrizioni, non poter più lavorare per tenere i figli a casa e conseguentemente il rischio concreto e diretto sarebbe quello di veder chiudere l’asilo.

I genitori sono quindi disponibili a far fronte a degli aumenti pur di difendere il servizio, ma la revisione delle tariffe non dovrebbe risultare troppo gravosa per le famiglie.
E su questo punto il comitato si è detto pronto anche a pensare a delle proposte alternative per scongiurare aumenti non sostenibili, tra le quali l’accesso a fondi europei attraverso lo sviluppo di appositi progetti.

Il fine ultimo, da parte dei genitori, è e resta quello di tutelare un servizio pubblico ed efficiente come l’asilo per i propri bambini affrontando anche una spesa maggiorata, ma cercando di non far ricadere tutti gli aumenti sulle famiglie, in modo tale da non risultate “esagerati” soprattutto per le famiglie a basso reddito.