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Alessandrini su bilancio 2015: «Noi formica, centrodestra cicala». La replica

Il sindaco Marco Alessandrini, nel presentare l’approvazione del bilancio di previsione 2015 ha citato la favola della formica e della cicala di Esopo riferendosi alla minoranza di centrodestra che ha governato nei cinque anni precedenti:

«Noi siamo la formica e chi ci ha preceduto è la cicala. Non amo le polemiche ma non sono disponibile ad assistere a stravolgimenti dei fatti. Pensare che siamo i fratelli di Attila e che in un anno abbiamo creato questo casino finanziario cozza contro la logica e offende le nostre intelligenze». Il primo cittadino ha però poi chiesto la «collaborazione da parte di chi formica non è stato ma ha cantato come la cicala perché il consiglio deve procedere all’approvazione tassativa del bilancio entro il 27 maggio».

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Pronta la replica del gruppo di Forza Italia:

«Dopo un anno di governo, il sindaco Alessandrini la finisse di addossare agli altri le responsabilità delle precarie condizioni delle casse comunali. Se oggi il piatto piange non è colpa nè di cicale nè di formiche, ma di una serie di mancati incassi: 15 milioni per il mancato pagamento della Tares-Tari; 8 milioni per i mancati rimborsi delle spese del Palazzo di Giustizia; 8 milioni di euro per i mutui inerenti il servizio idrico, a causa dell’Aca, sempre governata dal Pd. E poi, ciliegina sulla torta, i tagli operati dal Governo Renzi, sempre Pd, che su Pescara graveranno per 3 milioni di euro. Appare in tutta la sua evidenza l’assoluta incapacità del sindaco Alessandrini a rapportarsi con le norme che regolano la finanza pubblica e con i numeri. È da giorni che sta bombardando la città con il piagnisteo sul rischio di dissesto, con la difficoltà nei pagamenti e con la mancanza di circa 8 milioni di euro, necessari per garantire l’equilibrio del bilancio 2015».