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Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella, in migliaia alla Festa del socio 2016 [FOTO]

Grande festa sabato 10 dicembre a Montesilvano per la festa del socio 2016 della Bcc, Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella che si è svolta nella sala del Palacongressi. La quindicesima edizione, la prima dopo la fusione con Teramo, ha visto la partecipazione di quasi 3mila persone con la consegna di 36 borse di studio a studenti meritevoli.

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Si è festeggiato anche il 60ennale dell’istituto di credito presieduto da Alfredo Savini. Nel corso della serata, allietata da musica e giochi, sono state consegnate 36 borse di studio a studenti meritevoli, soci o figli di soci. Nel corso della festa, è stata estratta una Fiat Panda assegnata a un fortunato socio presente ed è stata organizzata una tombola con in palio ricchi premi. Durante la serata, inoltre, con grande soddisfazione della compagine sociale e del consiglio d’amministrazione, sono stati premiati con una borsa di studio 36 ragazzi soci o figli di soci che hanno conseguito con brillanti risultati il diploma o la laurea; successivamente, gli amministratori hanno ricordato i numeri di questo istituto di credito che con i suoi 60 anni di storia si conferma solido e in costante crescita.

Il 2016 è stato un anno cruciale per la storia della Bcc di Castiglione M.R. e Pianella, dal primo luglio, infatti, il processo di acquisizione con la Banca di Teramo di Credito Cooperativo è diventato operativo dopo il parere favorevole espresso in due distinte assemblee dai soci delle due realtà. La fusione ha dato vita a un’unica banca cooperativa con più di 35 mila clienti e 145 dipendenti che oggi vanta 5002 soci. Una acquisizione che ha trasformato la Bcc di Castiglione nella prima Banca di Credito Cooperativo d’Abruzzo sia per la raccolta diretta, superiore a 660 milioni, che per gli impieghi pari a 500 milioni.

Una realtà che può ora contare su una rete di 22 sportelli, in un territorio che abbraccia 62 comuni: 37 in provincia di Teramo, 21 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Chieti e 3 in provincia di Ascoli Piceno. La nuova banca gestisce masse amministrate pari a quasi 2 miliardi di euro e un patrimonio di 65 milioni di euro, dei quali ben oltre 30 milioni di “patrimonio libero” e un indice di solidità patrimoniale (Total Capital Ratio) di circa il 18%, ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari e della media sia del sistema bancario che del sistema del credito cooperativo.

Tra i presenti alla cena il direttore della Banca d’Italia, Antonio Carrubba, il direttore della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell´Abruzzo e del Molise, Ermanno Alfonsi, i sindaci dei comuni ove opera la Bcc di Castiglione, i presidenti e i direttori delle altre Bcc della regione, ma anche il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico e vari esponenti politici come l’onorevole Paolo Tancredi, la Senatrice Federica Chiavaroli, il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco e della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, l’ex Presidente della Regione, Gianni Chiodi e il vice presidente del Consiglio Regionale, Paolo Gatti.

Queste le parole del presidente Alfredo Savini (presidente anche della Fedam e membro del consiglio nazionale di Federcasse):

«Ringrazio tutti i soci della Bcc per la lungimiranza dimostrata nell’approvare all’unanimità la fusione proprio nell’anno del 60esimo anniversario della nostra storia, un’operazione importante, di crescita e sviluppo. Con la fusione la banca ha conseguito una migliore efficienza operativa sfruttando pienamente il radicamento sul territorio. La fusione è stata possibile per vicinanza territoriale e per la nostra solidità, ma anche necessaria per la logica del mutualismo che muove il sistema delle Bcc. La nostra è una banca che va in controtendenza e che grazie al capitale libero e alla copertura di rischio riesce a non cedere le sofferenze a società di cartolarizzazione (come da inviti rivolti al sistema bancario), cerchiamo invece di gestirle tutte. Questo significa garantire vicinanza al territorio, alle persone. Siamo una banca virtuosa, requisito necessario per mantenere maggiori spazi di autonomia come chiede l’autoriforma che porterà il Credito Cooperativo ad avere una capogruppo».