Search

Il Pescara firma l’impresa a Perugia: vince 2-1 e continua la corsa verso la A

Il Pescara va sotto a Perugia ma lotta e risorge ribaltando il risultato e conquistando il passaggio del turno. Una situazione davvero insperata solo pochi giorni fa dopo la sconfitta contro la già retrocessa Varese. E adesso nessun sogno diventa proibito, a partire dalla sfida in semifinale, andata e ritorno, con il Vicenza dell’ex Pasquale Marino. Primo match venerdì all’Adriatico-Cornacchia alle 18:30.

I biancazzuri giocano e attaccano, il Perugia del pescarese Camplone si difende e parte in contropiede, ma sono gli umbri i primi a passare in vantaggio sfruttando la solita amnesia difensiva dei biancazzurri sui calci di punizione. Ma un Pescara trasformato dalla cura Oddo, più convinto dei suoi mezzi e della sua forza rispetto al recente passato targato Baroni, hanno la forza prima di agguantare il pareggio e poi anche il vantaggio nonostante al Curi i tifosi umbri stessero già festeggiando il passaggio del turno.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Oddo ripropone gli stessi interpreti che venerdì scorso avevano travolto il Livorno con l’unico inserimento di Zampano al posto dello squalificato Rossi. Lo schieramento è ancora il 4-2-3-1 con Politano, Pasquato e Bjarnason dietro all’unica punta Melchiorri. La cerniera di centrocampo è composta da Memushaj e dal giovane uruguaiano Torreira preferito ancora al connazionale Brugman. In difesa, a copertura di Fiorillo, Pucino, Salamon, Fornasier e Zampano.
Il match parte con dieci minuti di ritardo per un problema dell’ultimo minuto del perugino Faraoni che si infortuna al ginocchio ed è costretto ad accomodarsi in tribuna. La sfida parte sotto una pioggia battente.

Pronti via, dopo 36 secondi, ci prova subito Bjarnason con un sinistro da fuori area che scalda le mani a Koprivec. Al 6′ risponde Ardemagni con un destro da fuori.

Al 7′ Pescara a un passo dal vantaggio: azione di Bjarnason che taglia in due la difesa, Memushaj fa la sponda per Pasquato che tira di prima intenzione, Koprivec ribatte come può e Melchiorri a tira a colpo sicuro ma solo il palo nega la gioia del gol. Il Pescara parte meglio e nella prima mezzora di gioco fa la partita occupando stabilmente la metà campo avversaria alla ricerca del gol del vantaggio. Il ritmo di gioco però è blando. Al 31′, su una punizione di Politano per pochi centimetri Bjarnason non riesce a colpire verso la porta. Il Pescara continua ad attaccare e il Perugia, che ha due risultati su tre a suo favore, agisce in contropiede. Al 35′ ancora Melchiorri vicinissimo al gol del vantaggio: con una giravolta dal limite fa fuori tre avversari e dalla linea del dischetto spara di sinistro di poco alto sulla traversa. Nell’ultima parte della prima frazione saltano gli schemi e i ribaltamenti di fronte sono continui. Dopo un minuto di recupero tutti negli spogliatoi.

Nel secondo tempo il tema tattico della gara non cambia, con il Pescara che attacca nella metà campo umbra e i ragazzi di Camplone che aspettano e partono, come possono, in contropiede. L’incontro diventa più falloso e le interruzioni di gioco sono molteplici.

Al 7′ arriva, dopo la pioggia, arriva la doccia gelata per i biancazzuri: Zampano lascia solo sul secondo palo Goldaniga che di testa incrocia violando la porta di Fiorillo. Come già accaduto più volte in questa stagione è ancora una disattenzione difensiva a punire il Pescara. Forti dubbi sulla posizione di Goldaniga che sembrava in fuorigioco. I ragazzi di Oddo subiscono il contraccolpo psicologico della rete subita e il Perugia guadagna metri sul terreno di gioco alla ricerca del colpo del ko. Al 13′ su azione d’angolo è ancora Goldaniga di testa a sfiorare il gol del raddoppio.

Ma il Pescara ha deciso che il suo campionato non è finito e grazie a un’azione personale di Politano e grazie alla collaborazione di Koprivec che si lascia passare il pallone sotto al corpo ricciuffa il pareggio e rianima le speranze del popolo biancazzurro. Al 22′ si riaffaccia il Perugia dalle parti di Fiorillo con Falcinelli. Sul cambio di fronte caparbia difesa del pallone in area di rigore di Melchiorri che mette al centro ma Bjarnason arriva un attimo in ritardo e devia il pallone oltre il palo. Al 25′ solo un balzo da gatto permette a Koprivec di mandare in angolo un cross divenuto velenoso dopo una deviazione. Al 28′ fallo di Fossati su Politano che è pronto a calciare in porta e Fabbri concede il calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Bjarnason: con la freddezza tipica degli islandesi insacca in modo imparabile sotto alla traversa. Con l’undicesimo gol del vichingo la rimonta è completata.

Al 35′ brivido per il Pescara con il neo entrato Fabinho che con un sinistro dai trenta metri colpisce la parte esterna della rete dando l’illusione del gol. La contromossa di Oddo è immediata: fuori l’ottimo Politano in sofferenza per i crampi e dentro l’esterno di difesa Abecasis. Sterili gli attacchi finali del Perugia. Dopo cinque minuti di recupero Fabbri fischia la fine ed esplode la festa dei biancazzurri che adesso possono sognare insieme ai tifosi.

TABELLINO

Perugia: Koprivec, Fazzi, Goldaniga, Verre, Falcinelli, Crescenzi, Rizzo (Lanzafame dal 35′), Fossati, Giacomazzi (Fabinho dal 33′ st), Mantovani, Ardemagni.
A disposizione: Provedel, Nielsen, Hegazi, Taddei, Ayres, Comotto, Parigini.
Allenatore: Andrea Camplone
Pescara: Fiorillo, Pucino, Fornasier, Politano (Abecasis dal 36′ st), Bjarnason, Melchiorri, Zampano, Salamon (Zuparic dal 44′), Pasquato, Memushaj (Brugman dal 14′ st), Torreira Di Pascua.
A disposizione: Aldegani, Caprari, Pettinari, Selasi, Lazzari, Sansovini.
Allenatore: Massimo Oddo
Arbitro: Fabbri di Ravenna.
Ammoniti: Zampano (12′ pt), Salamon (25′ st), Verre (37′ pt), Torreira (39′ pt), Melchiorri (10’st), Mantovani (15′ st), Rizzo (19 st)
Recupero: 1′, 5′

Reti: Goldaniga (7′ st), Politano (22′ st), Bjarnason (28′ st)


TAG