Al Pescara basta il gol di Caprari a inizio partita per battere la Pro Vercelli e conquistare la terza vittoria consecutiva che dà vigore ai biancazzurri in vista dello scontro diretto di sabato prossimo al Partenio contro l’Avellino, battuto a Crotone. Partita brutta, a tratti inguardabile, ma a poche giornate dal termine l’importante è portare a casa i tre punti, soprattutto se oltre alla sconfitta dell’Avellino, si guadagnano punti anche su Livorno e Perugia che pareggiano e sul Vicenza uscito perdente da Brescia. Con 57 punti i biancazzurri restano a pari punti con lo Spezia che ha espugnato Cittadella. Da segnalare la prima storica promozione del Carpi guidato da Castori.
Baroni cambia diversi interpreti rispetto al derby vinto a Lanciano sabato scorso: fuori per indisponibilità Pucino in difesa e Brugman a centrocampo (oltre a Selasi squalificato), mentre in attacco restano in panchina Melchiorri e Pettinari che lasciano spazio a Sansovini e Caprari. Il campo reso viscido dalla pioggia battente, rende rapide le manovre di gioco e i ribaltamenti di fronte.
Al dodicesimo, quasi a sorpresa, arriva il gol di Caprari che beffa Russo con un tiro di destro dai venticinque metri che si insacca a fil di palo alla sinistra del numero uno piemontese. Acquisito il vantaggio i biancazzurri prendono fiducia e si riversano nella metà campo avversaria. Al 18′ Bjarnason sfiora il raddoppio: il vichingo si avventa su una palla vagante in area di rigore ribattuta corta dalla difesa, ma il suo tiro, quasi a colpo sicuro, viene deviato in angolo. Ma dopo queste due fiammate il Pescara si sgonfia e la Pro Vercelli si rende pericolosa al 36′ con un cross di Belloni dalla sinistra con il giovane Bunoni anticipato proprio all’ultimo da una semi-rovesciata di Fornasier che evita guai peggiori.
Nella ripresa parte meglio la Pro Vercelli che nei primi dieci minuti chiude i ragazzi di Baroni nella metà campo difensiva. L’atteggiamento troppo attendista del Pescara favorisce le folate offensive dei vercellesi che imprimono una pressione costante alla difesa pescarese. Al 18′ fiammata degli uomini di Baroni con Bjarnason ancora pericoloso di testa sul cross dalla destra di Zampano. Due minuti più tardi ci prova Politano da fuori area, ma il sinistro è potente, ma centrale. Al 28′ Salamon rischia l’autogol colpendo maldestramente in area il pallone. Al 30′ il Pescara ci prova ancora da fuori con un potente destro di Zuparic che sorvola la traversa. Qualche minuto più tardi dagli spalti dell’Adriatico si leva qualche fischio per i troppi errori e per l’atteggiamento troppo difensivista. Al38’i biancazzurri si riaffacciano dalle parti di Russo con un altro colpo di testa di Bjarnason servito da Pasquato che non impensierisce l’estremo ospite. Pochi secondi dopo fiato sospeso per tutto lo stadio con Ardizzone che, servito da Luppi in piena area di rigore, impegna severamente Fiorillo costretto a deviare in angolo non senza difficoltà. Il fischio finale toglie apprensione ai tifosi e regala la gioia della vittoria proiettando in alto i biancazzurri.
FORMAZIONI
PESCARA: Fiorillo, Pucino, Zampano, Salamon, Fornasier, Zuparic, Memushai, Bjarnason, Politano (dal 45′ st Pettinari), Caprari (dal 19′ st Pasquato), Sansovini (27′ st Melchiorri). A disposizione: Arresti, Abecasis, Venuti, Torreira, Lazzari, Gessa. Allenatore: Baroni.
PRO VERCELLI: Russo, Cosenza, Livero, Bani, Castiglia (25′ Beretta), Germano, Musacci, Luppi, Belloni (dal 19′ st Sprocati), Ardizzone, Bunino (26′ st Emmanuello). A disposizione: Viotti, Milesi, Ferri, Ronaldo, D’Alessandro, Scavone. Allenatore: Scazzola.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Rete: 12′ Caprari
Ammoniti: Caprari (12’pt), Bunino (13’st), Fiorillo (40′ st), Fornasier (40′ st)
Recupero: 0′, 3′.