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Il Pescara domina ma viene sconfitto a Cagliari

Se nel calcio vincesse la squadra che crea il maggior numero di occasioni di gol o  che batte più calci d’angolo allora il Pescara avrebbe stravinto la trasferta giocata a Cagliari. Ma purtroppo a vincere in questo sport è chi segna più gol ed è così che i biancazzurri, pur avendo dominato in lungo e in largo per un’ora al Sant’Elia e mettendo alle corde la capolista rossoblu torna a casa con zero punti e con una sconfitta per 2-1. Davvero un peccato perché i biancazzurri hanno avuto la concreta possibilità di fare bottino pieno e invece ora la vetta della classifica si  fa sempre più distante.

Per la trasferta in terra sarda contro la capolista Cagliari mister Oddo ritrova Caprari in attacco al fianco di Lapadula e vista l’assenza di Campagnaro schiera il rientrante Mandragora al centro della difesa.

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Pronti via e il Pescara già al secondo minuto trova il vantaggio grazie un perfetto schema su calcio di punizione: Memushaj serve al limite Lapadula che di prima lancia in piena area Torreira che aveva fintato di battere la punizione, triangolazione perfetta e 1 a 0 per i biancazzurri. All’ottavo Lapadula si libera al limite dell’area ma il suo sinistro finisce alto sulla traversa.

Al 22′ è ancora Lapadula a rendersi pericoloso con un sinistro che deviato dalla difesa si trasforma in una palombella che si spegne di poco sopra la traversa. Sugli sviluppi del calcio d’angolo un batti e ribatti che porta ancora al tiro Lapadula e prima di lui Verre, con la difesa sarda che si salva in angolo.

Per fronteggiare la partenza sprint e il dominio subìto sul terreno di gioco, Rastelli corre subito ai ripari e già al 26′ esegue un cambio mandando in campo Colombatto al posto di Di Gennaro. Ma il tema della partita non cambia con i biancazzurri che continuano ad attaccare e il Cagliari che prova a difendersi. Clamorosa occasione al 39′ con Lapadula che libera in piena area Caprari che però non è lesto a trovare il momento giusto per trafiggere Storari in uscita.

Al 45′ è un’uscita suicida di Storari sui piedi del solito Lapadula a evitare la seconda rete ai ragazzi di Oddo. Nel minuto di recupero i biancazzurri rischiano la beffa con Aresti costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo sulla girata di testa di Joao Pedro.

La ripresa comincia nella stessa maniera della prima frazione, con il Pescara a fare gioco e rendersi pericoloso e il Cagliari quasi irretito, ma le occasioni non sfruttate sono troppe e i rossoblu puniscono il Pescara trovando il pareggio al 17′ con Farias. Subìto il gol del pareggio il Pescara sbanda e Aresti è costretto a salvare la porta prima su Melchiorri e subito dopo su Giannetti. Ma i rossoblu a metà secondo tempo attaccano a testa bassa e le fondamenta del fortino biancazzurro tremano. E al 22′ è un autogol di Lapadula a regalare il gol del vantaggio ai sardi.

Al 24′ è lo stesso Lapadula a suonare la carica con una bomba di sinistro che si stampa sulla traversa mettendo i brividi a Storari. Oddo gioca le ultime carte inserendo Cocco e Mitrita al posto di Torreira e Memushaj. Al 37′ Oddo manda in campo anche Acosta al posto di Mandragora. Poco prima del 40′ una buona occasione capita sui piedi di Mitrita che però sbuccia il pallone.

TABELLINO

CAGLIARI: Storari, Balzano, Salamon, Krajnc, Barreca, Cinelli, Di Gennaro (Colombatti), Fossati (Giannetti), Joao Pedro, Melchiorri, Farias (Deiola).
A disposizione: Rafael, Ceppitelli, Murru, Pisacane, Cerri, Sau.
Allenatore: Massimo Rastelli

PESCARA: Aresti, Zampano, Mandragora (Acosta), Zuparic, Mazzotta, Memushaj (Cocco), Torreira (Mitrita), Verre, Benali, Caprari, Lapadula.
A disposizione: Fiorillo, Bruno, Pasquato, Selasi, Vitturini, Orlando.
Allenatore: Massimo Oddo

Arbitro: Rosario Abisso (Palermo)

Ammoniti: Torreira, Balzano, Storari

Recupero: 1, 4.