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Francavilla al Mare, 80 cani e i volontari attendono il nuovo rifugio

Una ottantina di cani e i volontari che li seguono e assistono attendono con fiducia il nuovo rifugio di Francavilla al Mare, dopo che il vecchio canile andò distrutto nel corso dell’alluvione del 2 dicembre del 2013. In quella giornata infernale, che vide una valanga di fango travolgere le strutture del canile, perse la vita un solo animale, Kira, mentre altri 135 vennero messi in salvo.

I cani vennero smistati nelle altre strutture regionali come quelle di Pescara e Lanciano e molti, sopratutto dopo 9 mesi di ospitalità, sono stati presi in affido dai volontari stessi e da altri cittadini sensibili.

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Ma dopo 2 anni la situazione, come dicono i volontari, è ancora disastrosa, non essendoci un luogo fisico dove ospitare gli amici a 4 zampe e la percentuale di abbandoni è rimasta costante nonostante le campagne di sensibilizzazioni.

«Purtroppo anche il nostro seguito di sostenitori si sta disgregando», dicono i volontari, «non avendo piu noi a disposizione un punto ed un luogo di aggregazione come era il nostro rifugio facciamo fatica a tenere vivi tutti i contatti e gli incontri. Il nostro canile comunale non era di certo moderno, né sicuro, ma per noi e per i nostri ospiti era tutto».

L’ultimo aggiornamento della situazione risale a inizio dicembre dello scorso anno quando, nel corso di un aperitivo-incontro organizzato dai volontari al museo Michetti, il sindaco Antonio Luciani (che si sta impegnando insieme ai volontari) promise che entro maggio la città avrebbe riavuto il canile. La speranza è che alle parole seguano presto i fatti.