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Massimo Grumelli candidato consigliere a Pescara con il PD per Costantini sindaco

Un impegno concreto per rimettere al centro dell’attenzione i cittadini, stanchi di promesse e ansiosi di ricevere azioni e risultati, mettendo in campo una politica partecipata e, soprattutto, concreta e realistica.
Questo l’obiettivo principale di Massimo Grumelli, candidato consigliere a Pescara alle prossime elezioni comunali a sostegno di Carlo Costantini sindaco l’8 e 9 giugno prossimi.

45 anni, imprenditore e padre, e co-titolare di un’attività commerciale nella zona di Pescara Portanuova, con una lunga storia di impegno civile e politico, Grumelli si presenta nella lista del Partito Democratico.

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Per il PD già nel 2008, alle elezioni comunali a Francavilla al Mare, è risultato il primo degli eletti, ricoprendo l’incarico di assessore alle Politiche Sociali, Patrimonio, Sport e Tutela Animale.
Negli anni successivi, la sua vita lavorativa è stata caratterizzata da diverse esperienze tra sviluppo e controllo di reti commerciali aziendali e controllo di gestione, fino all’apertura della sua attuale attività.

«Ho scelto di candidarmi come consigliere a Pescara per il Partito Democratico, a sostegno di Carlo Costantini sindaco, perché in tutti questi anni la passione politica non mi ha mai abbandonato e perché da troppo tempo in città – spiega Grumelli – percepisco disinteresse, se non indifferenza e diffidenza generalizzata, verso la cosa pubblica».

Con un background politico già consolidato, avendo militato nel Partito Democratico fin dalla sua fondazione, Grumelli ha sottolineato la sua determinazione nel fronteggiare le sfide e le complessità che caratterizzano l’amministrazione di un territorio articolato come Pescara.

«Considero il Pd il luogo politico per mettere in atto un modo di gestire la cosa pubblica che ci consentirà di capire e governare le grandi sfide che la società odierna ci pone: sfide che riguardano il benessere e l’inclusione sociale, la tutela ambientale, la sostenibilità dello sviluppo economico. Darò il massimo perché Pescara deve tornare ad avere una identità turistica commerciale, e penso ai “piccoli” temi che impattano sulla qualità della vita dei cittadini: il decoro urbano e il suo sistema di manutenzione, il ciclo dei rifiuti, la valorizzazione di parchi e aree verdi, la mobilità intelligente e le politiche inclusive, col cittadino al centro di ogni progetto. Infine ci sono le grandi tematiche che ci consentano di aspirare a una città moderna ed europea che riguardano le migliorie e la valorizzazione di area di risulta, porto e aeroporto, asta fluviale, alla Nuova Pescara, alle periferie».