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Università di Pescara nell’area di risulta: la proposta di Confcommercio

L’università di Pescara nell’area di risulta: la proposta di Confcommercio.
Il presidente della confederazione pescarese, Franco Danelli, ha lanciato la proposta di localizzare l’ateneo pescarese nell’area nei pressi della stazione di Pescara Centrale, esprimendo al contempo la contrarietà alla destinazione dell’area dell’ex Cofa (nei pressi del porto turistico e della sponda sud del Ponte del Mare) all’università.

Qui di seguito i dettagli e le motivazioni alla base della proposta di localizzare l’università di Pescara nell’area di risulta da parte del presidente di Confcommercio Pescara, Franco Danelli:

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“Lanciamo oggi la proposta di localizzare l’Università di Pescara nell’Area di Risulta.
La nostra idea può apparire una semplice provocazione ma in realtà è il classico uovo di Colombo, in grado di risolvere in un solo colpo diversi problemi della nostra città.
Siamo nettamente contrari alla destinazione dell’Università nell’ex Cofa deliberata ieri dal Consiglio Comunale, in quanto da oltre dieci anni sosteniamo che quell’area debba avere destinazione turistica, con un museo virtuale marino e multimediale, e che comunque debba essere la naturale espansione delle attività del Porto Turistico. Inoltre per l’ex Cofa sussiste il divieto regionale a costruire connesso alla pericolosità idraulica e comunque non ci sarebbero neanche gli spazi necessari che cerca l’Università per il suo progetto di sviluppo che non riesce ad attuare nell’attuale sede di Viale Pindaro.
Abbiamo invece un grande spazio urbano da riqualificare nell’Area di Risulta della Stazione di Pescara, che necessita di un intervento ambizioso che è possibile realizzare solo con una adeguata dotazione finanziaria.
Ecco allora la proposta risolutiva da noi avanzata: il Comune di Pescara concede gli spazi dell’Area di Risulta all’Università per la nuova sede, per il campus e per i servizi annessi e in cambio l’Università, con gli oltre settanta milioni da investire, si accollerebbe anche la restante riqualificazione dell’area.
In sostanza l’Università potrebbe realizzare le strutture di propria competenza in spazi idonei concessi dal Comune, e in cambio si dovrebbe impegnare a garantire la riqualificazione della restante area che dovrà comprendere un parco pubblico, un centro congressi, la stazione dei pullman e parcheggi per 6.000 auto in gran parte interrati e in parte in una struttura multipiano al servizio di studenti, turisti, viaggiatori e utenti del Centro Commerciale Naturale.
La gestione dei parcheggi sarebbe dell’Università, che si impegnerebbe a garantire tariffe calmierate e che potrebbe utilizzare i proventi per la realizzazione e manutenzione del parco e delle altre opere. Il tutto senza dover concedere ai privati la gestione dei parcheggi cittadini e senza i temuti aumenti delle tariffe per la sosta come è stato ancora riproposto recentemente.
La localizzazione dell’Università nell’Area di Risulta darebbe anche nuovo impulso all’economia cittadina in quanto migliaia di studenti, con l’indotto delle famiglie, andrebbero a rivitalizzare negozi, bar, ristoranti ed alberghi con una ricaduta positiva per il Centro Commerciale Naturale e per l’intera collettività.
Inoltre la presenza dell’Università accelererebbe la realizzazione di una viabilità sul lato mare dell’area di risulta, alternativa a Corso Vittorio Emanuele, viabilità che si andrà a collegare con Via Teramo. Infine il trasporto pubblico ecologico che nel prossimo futuro arriverà dalla strada parco continuerà su tale nuova viabilità collegandosi a Via D’Annunzio evitando in tal modo la modifica delle viabilità su via Marconi e Corso Vittorio, già in passato annunciate e da noi bocciate, e riapparse nuovamente in questi giorni sulla stampa.”