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Situazione economica Ente, Alessandrini: «Profili di elevata criticità»

Stamane a Roma, giornata intensa per il sindaco Marco Alessandrini, il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il direttore del dipartimento amministrativo dell’Ente che con una delegazione di parlamentari pescaresi, hanno esposto una serie di problemi relativi ai conti del Comune di Pescara. L’incontro si è tenuto di mattina con il sottosegretario a Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta e con il consulente economico del premier Renzi Yoram Gutgeld mentre nel pomeriggio con l’ispettore generale per la Finanza degli Enti locali del Mef Salvatore Bilardo e i suoi collaboratori. Presenti anche gli onorevoli Vittoria D’Incecco, Toni Castricone, Gianluca Fusilli e Gianni Melilla.

Il primo punto di cui si è discusso è quello che concerne la necessità di consentire all’Ente un ripianamento del disavanzo 2014, corrispondente ad oltre 50 milioni di euro con modalità differenti da quelle attualmente previste dalle norme. Non a caso la richiesta scaturisce proprio dal fatto che una simile eventualità esporrebbe l’Ente ad un esborso annuale di almeno 3 milioni di euro invece dei 2,3 milioni della rata annuale prospettata, a causa del diverso conteggio in ordine ai primi dieci anni del riaccertamento straordinario dei residui. E’ stata quindi chiesta al rappresentante del Governo una modifica normativa del decreto sugli Enti locali che verrà emanato prossimamente.

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Il secondo tema di discussione ha riguardato l’equilibrio finanziario del bilancio 2015 che,  per essere raggiunto, necessita di 7 milioni di euro.

«L’ipotesi prospettata», dicono il sindaco Marco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio, « è quella di poter coprire il maggiore taglio del fondo di solidarietà, pari a circa 2 milioni di euro, attraverso l’utilizzo del fondo di rotazione consequenziale all’accesso da parte del Comune alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale così come votato dal consiglio comunale lo scorso 20 marzo. E’ bene precisare che tale possibilità ha valore solo per l’anno in corso. La copertura della parte restante di circa 5 milioni è rimessa interamente a due possibilità: la prima legata a una rinegoziazione dei mutui già rinegoziati con la cassa depositi e prestiti che consentirebbe di coprire buona parte di tale somma, e la seconda attraverso ulteriori tagli alla spesa corrente, rispetto agli 11 milioni già previsti in sede di piano di riequilibrio per triennio 2015/17.  Ciò detto, va sottolineato che tali misure strutturali sono parziali e pertanto non saranno sufficienti a garantire l’equilibrio di bilancio degli esercizi futuri; obiettivo per cui è necessario procedere progressivamente, considerando l’andamento dei conti dell’anno in corso e avendo così una fotografia attuale e prospettica della situazione. Solo dopo tale analisi e valutazione dei fatti gestionali che accadranno dalle prossime settimane e nei prossimi mesi si potrà avere la certezza di evitare il default del Comune di Pescara.  E’ infine di tutta evidenza che la situazione economico-finanziaria dell’Ente, come abbiamo sempre sostenuto, ha profili di elevata criticità che cercheremo di contenere per evitare ripercussioni negative sulla collettività e sulle imprese. Ed è per questo che auspichiamo la massima collaborazione da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, perché i numeri di oggi sia in sede di piano di riequilibrio che di redazione del bilancio annuale non lasciano spazi a interpretazioni di parte e vanno affrontati con la massima determinazione per il bene della comunità che tutti siamo chiamati a rappresentare».