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Gestione Saga aeroporto d’Abruzzo, Terra Nostra: «È ora di cambiare»

Far luce e approfondire il rapporto tra la Saga e le compagnie aeree come Ryanair e Alitalia nella gestione dell’aeroporto d’Abruzzo di Pescara. Questo l’obiettivo del convegno, organizzato dall’associazione Terra Nostra che si è svolto sabato 23 aprile nella sala “Figlia di Iorio” del Palazzo della Provincia di Pescara.

All’incontro pubblico, moderato dal giornalista Mauro Di Cola nel corso del quale si è parlato della questione aeroporto e della situazione finanziaria della Saga con tanto di slides e documentazione cartacea per meglio comprendere i rapporti tra Saga e Ryanair e i motivi dell’abbandono dello scalo abruzzese da parte degli operatori aerei come Alitalia e la stessa Ryanair, hanno preso parte il comandante Emilio Isidoro, ex membro del Cda della Saga, Gianluca Monaco, segretario dell’associazione “Terra Nostra”, Armando Foschi, componente dell’associazione “Pescara Mi piace”.

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«Si è cercato», sottolinea Monaco, «di fare luce su alcuni aspetti gestionali e strategici inerenti la Saga e sulle scelte strategiche poste in essere negli ultimi anni e ancora avvolti da uno strano velo di mistero e tutto questo è stato possibile farlo grazie anche all’apporto di personaggi di assoluto spessore e competenza tecnica come il Comandante Isidoro e dell’ex consigliere comunale di Pescara, Armando Foschi, che da anni segue le vicende legate alla gestione dello scalo pescarese».

L’intervento di Isidoro è stato incentrato sugli aspetti tecnico/operativi inerenti le azioni possibili per una corretta gestione di uno scalo aeroportuale, sul rapporto aeroporto e territorio, sulle normative di riferimento a cui fare fede per il rispetto delle “regole” comunitarie e nazionali.

Foschi ha posto l’accento nel suo intervento che ha ripercorso le vicende degli ultimi anni di gestione Saga sulle “falle” gestionali, in particolare di questo ultimo management, e sulle conseguenze che potrebbero verificarsi nei prossimi mesi in seno all’organo gestionale e sul ruolo posto in essere dalla Regione Abruzzo in particolare.

«Abbiamo voluto porre in evidenza», conclude Monaco, «alcuni aspetti che,purtroppo, sono poco conosciuti dall’opinione pubblica, in particolare sui contratti posti in essere e rinnovati con Ryanair, sui “pericoli” di natura legale e burocratici che la situazione attuale potrebbe invece sviluppare nei prossimi mesi, se non si interviene in maniera netta e decisa sul management della Saga. Nelle compensazioni tra quello che Saga deve a Ryanair e quello che la compagnia aerea restituisce come tasse aeroportuali, pagate dai passeggeri, il saldo è notevolmente negativo per la Saga al punto da non poterle permettere di riversarle all’erario e all’Inps. Tant’è che nel bilancio e nella nota integrativa dei revisori si evidenzia il grave debito della Saga nei confronti dello Stato e nei confronti di Ryanair. Debiti che nel 2015 sono stati parzialmente tamponati ancora una volta con finanziamento di soldi pubblici da parte della Regione, già ritenuti incostituzionali nel 2013 e 2014. È chiaro che noi abruzzesi non possiamo più pagare per una società privata che non ha alcuna redditività».